religione

Figli di dio o scimmie evolute?

Fin da quando l’essere umano è apparso sulla faccia della Terra ha cercato di porsi l’unica grande domanda che viene prima di tutte le altre: da dove veniamo?
Sino alla metà dell’800 la risposta era una ed indiscutibile: siamo stati creati da dio a sua immagine e somiglianza e quindi l’unica teoria “accessibile” era quella del creazionismo che aveva come sponsor la chiesa cattolica.
Ma, appunto a metà del diciannovesimo secolo, un biologo britannico, di nome Charles Darwin, sfruttando l’apertura culturale dell’epoca nonchè i suoi lunghi studi scientifici, giunse alla conclusione che la nostra specie sarebbe frutto di un lento processo evolutivo-adattativo che ebbe inizio milioni di anni or sono e che avrebbe portato certi ominidi scimmieschi vissuti centinaia di migliaia di anni fa ad evolversi sino ad arrivare a quelli che siamo oggi.
Ed ecco che, accanto al già citato creazionismo, si è affiancata da poco anche la teoria evoluzionistica la quale, per dirla in breve ed in modo abbastanza terra terra, afferma che dio non c’entra niente e che noi esseri umani altro non siamo che scimmie evolute.
Facile immaginare quanto la chiesa abbia osteggiato questa teoria “eretica”. Se il buon Darwin fosse vissuto ed avesse fatto le sue considerazioni un paio di secoli prima sarebbe finito senza ombra di dubbio sui milioni di barbecue organizzati nelle pubbliche piazze da quei simpaticoni in palandrana nera. Galileo e Giordano Bruno ne sapevano qualcosa. Il primo, per salvarsi le chiappe dovette abiurare, il secondo non lo fece e finì flambè.
Ebbene, al giorno d’oggi, tertium non datur, in altre parole se vogliamo sapere da dove veniamo, o crediamo che ci abbia creato qualche dio, oppure siamo scimmie moderne.
Se uno crede ciecamente alle barzellette che raccontano i simpaticoni in veste nera allora non avrà dubbi e sposerà la prima ipotesi. Atei e scienziati ovviamente sposeranno la tesi darwiniana.
Il grosso problema, se qualcuno va a fondo della questione, è quello che la teoria di Darwin fa un pò acqua da tutte le parti e questo, nel mondo scientifico, è ben risaputo.
In breve, ed è questo il fine di questo post, vorrei evidenziare solo alcune questioni che “non tornano” in base alla teoria darwiniana, ignorando del tutto la favoletta di Adamo ed Eva, del paradiso terrestre, del serpente e della mela perchè a quella ormai non crede neanche il mio gatto.
1) Dal momento dell’apparizione di “homo sapiens”, avvenuta, pare, 300.000 anni fa, l’evoluzione morfogenetica della specie homo si è arrestata ed è iniziata un’evoluzione intellettiva e culturale. Le leggi di adattamento naturali rispondono soltanto alla sopravvivenza della specie in un determinato ambiente e riguardano modificazioni fisiche (pelo, denti, lunghezza degli arti), non certo di sviluppo di una capacità estranea a questo. Se pensiamo a quale “utilità” adattativa abbia la nostra capacità di linguaggio, ecco che la teoria di Darwin non può avere una risposta valida.
2) Se deriviamo da una lenta evoluzione scimmiesca, i siti geologici e paleoantropologici dovrebbero essere pieni di queste “specie intermedie” e invece niente, in altre parole non siamo ancora riusciti a trovare l’anello mancante che ci collegherebbe, senza ombra di dubbio, alle scimmie vissute milioni di anni fa.
3) Domanda: ma se noi deriviamo dalle scimmie, come mai scimpanzè e bonobo sono rimasti tali da milioni di anni, mentre noi siamo apparsi improvvisamente e, in un periodo evoluzionisticamente ed inspiegabilmente rapido, siamo diventati quello che siamo?
4) Questione molto tecnica: il nostro patrimonio genetico è differenziato di circa l’1% da quello degli scimpanzè. Noi abbiamo 46 cromosomi, mentre i simpatici scimpanzè ne hanno 48. L’unica differenza è data dal cromosoma 2, che negli esseri umani si è misteriosamente “unificato” formandone uno molto più lungo, mentre nelle scimmie è rimasto diviso. A detta dei biologi non sembrerebbe affatto una mutazione naturale…
5) L’essere umano ha caratteristiche inadatte a qualunque ambiente naturale del pianeta terra. Non abbiamo peli sul corpo che ci proteggano, nè artigli o zanne per difesa, insomma per sopravvivere in qualunque zona del pianeta siamo costretti a vestirci, costruire armi ed abitazioni pena la morte certa. Inoltre, fattore unico tra tutte le specie, i nostri capelli crescono all’infinito e non è difficile capire come questo fattore non sembra affatto un adattamento evolutivo in quanto i capelli lunghissimi sono sicuramente una caratteristica che va contro la sopravvivenza della specie.
6) Il fattore sanguigno RH-; circa il 15% della popolazione mondiale, peraltro concentrata in particolari zone geografiche, ha il gruppo sanguigno RH-. La sigla RH sta per Rhesus, che è un tipo di scimmia, per cui l’85% della popolazione ha questa proteina sulla superficie dei globuli rossi, il che potrebbe confermare una discendenza da antenati scimmieschi, ma perchè allora non siamo tutti con fattore RH+?
7) Siamo l’unica specie che necessita di assistenza per il parto, mentre ogni altra specie animale vi provvede senza problemi ed in solitudine, oltretutto senza alcun rischio per la salute. Nell’essere umano, invece, il parto deve essere assistito e, ancora oggi, non è esente da rischi, ben consapevoli che da sempre esso ha rappresentato una delle principali cause di morte per la donna almeno sino al 19° secolo. Ma anche oggi, secondo i dati Unicef, nei Paesi in via di sviluppo, si hanno 300.000 decessi all’anno. E’ davvero strano che un momento fondamentale della vita come quello della nascita, sia un evento che può mettere a rischio la stessa continuità biologica della specie.
Di esempi ce ne sarebbero molti altri, ma, dopo queste contraddizioni lascio aperta la questione, anticipando che forse una terza teoria esiste ma ci vuole davvero grande apertura mentale per prenderla in considerazione…

L’inganno delle religioni

Su questo meraviglioso e sventurato pianeta siamo in oltre sette miliardi.
Ebbene, dall’ultimo “censimento” pare che esistano ben 30.547 religioni, dottrine, scuole filosofiche, credenze, sette e culti tribali, ovviamente includendo anche quelli che si professano atei che sono oltre un miliardo.
E’ un pò come le elezioni politiche, in cui gli atei, rappresentano gli astenuti.
Il bello, il comico o il tragico…scegliete voi, è che ognuna di queste correnti di pensiero (le chiamo così per comodità) è assolutamente certa di possedere la verità assoluta e che le altre siano tutte assurde superstizioni. Questo è un incontrovertibile dato di fatto.
A tutti questi variopinti credenti bisognerebbe chiedere, e loro dovrebbero essere in grado di rispondere, pena la squalifica intellettuale, “dammi qualcosa di concreto, solido e ragionevole per cui dovrei credere che la tua religione è quella giusta e tutte le altre sono puttanate clamorose e, tutti quelli che ci credono, sono un branco di coglioni, creduloni, imbecilli, illusi e poveracci, mentre tu sei un genio illuminato che ha capito tutto”.
Il dramma è, che su queste considerazioni, da millenni ci stiamo scannando ed ammazzando senza chiederci perchè.
Eppure le soluzioni le abbiamo tutti sotto gli occhi, ma, come sempre succede, non vogliamo guardare oltre la punta del nostro naso perchè mettere in discussione quello in cui crediamo fa crollare, con una specie di effetto domino, tutto ciò che crediamo di essere.
Questo zoo delle religioni è un pò come il campionato di calcio, in cui il cristianesimo è la Juventus della situazione. Loro hanno Cristiano (sarà un caso?) Ronaldo Jesus, mentre neanche si rendono conto che esiste anche Peppino Squarracchia che gioca nella Sangiuseppese ma che, nel suo piccolo, ha i suoi 235 fan.
Era una metafora ma se tutti facessimo funzionare un pò meglio il cervello, capiremmo che siamo preda di un inganno colossale, frutto della nostra ancestrale paura della morte e di quello che ci aspetta oltre la vita e su cui pochi furbacchioni ci stanno marciando da millenni togliendoci il gusto di vivere la vita così com’è, senza porci troppe domande ed assecondando la nostra unica ed irripetibile natura che non può essere costretta in nessuna di quelle 30.547 religioni del cazzo…

Il mistero della Forza

Sollevare un libro è la stessa cosa che sollevare un elefante? Questione di punti di vista, chiunque direbbe “ma ovviamente no! Che razza di domanda stupida è?”

Bè, per il saggio maestro Yoda la questione è diversa, non c’è differenza tra le due cose, la differenza è nella nostra mente e quindi suggerisce al “novizio” Luke di “disimparare tutto quello che ha imparato finora” perchè l’elefante è troppo “grande” rispetto al libro. Il segreto non sta nelle dimensioni ma nella “Forza” e se ti allei con essa, ben presto scoprirai che “un potente alleato essa è”, per usare le stesse parole del maestro Yoda.

Ma cos’è questa entità misteriosa? Uso ancora le parole di Yoda: “La vita essa crea ed accresce, la sua energia ci circonda e ci lega. Illuminati noi siamo e non questa materia grezza (il corpo n.d.r.). Tu devi sentire la forza intorno a te, qui, tra te, me, l’albero, la pietra, dovunque…”

Ok, sono partito da una citazione hollywoodiana ma l’argomento non è così leggero come può sembrare perchè io sono convinto che questa forza esista, solo che non sappiamo come riconoscerla ed utilizzarla.

Chi ha saldi principi religiosi monoteisti la chiama Dio, Allah, o in qualunque modo le sue credenze lo abbiano condizionato.
Gli scienziati lo chiamano “campo di forza” o campo di Higgs, quel campo alla base di tutto da cui si formano tutte le particelle che compongono la materia e che non siamo in grado di misurare ma sappiamo che c’è.
Uno psicanalista austriaco di nome Wilhelm Reich, nella prima metà del 900 la chiamò “energia orgonica”, l’energia di cui sarebbe pervaso l’Universo e che egli credette addirittura di poter misurare.
Le discipline orientali ne fanno un fondamento della loro esistenza, il “Chi” dei cinesi, il “Ki” dei giapponesi, il “Prana” degli induisti.

Insomma chiamatela come più vi piace ma pare che siano tutti d’accordo sul fatto che esista, lo si dice da millenni e lo si dirà per millenni, perchè Yoda viene dal futuro…

Comunque la chiamiate, voi riuscite a sentirla?

Tao Te Ching

Tradotto letteralmente, “Il libro della Via e della virtù”, è una breve opera scritta oltre 2500 anni fa, da un personaggio ammantato da leggenda chiamato Lao Tzu, che letteralmente significa il saggio fanciullo. Tale scritto ha segnato i millenni a seguire attraverso 81 brevi capitoli (5000 parole) che racchiudono potenti verità per chi arriva ad intenderli ed a leggerli con occhi che non sono certo quelli della mente razionale a cui non direbbero assolutamente nulla e che anzi farebbero letteralmente girare la testa.
Da quei brevi versi sono nate una religione ed una filosofia che hanno governato in Cina per moltissimo tempo.
Esistono migliaia di traduzioni del Tao Te Ching ma non ve ne sono due uguali ed è esattamente ciò che dice Lao Tzu nel versetto di apertura allorquando afferma che “Il Tao che può essere nominato non è il vero Tao”, volendo con ciò dire che la vera “Via” non può essere descritta con le sole parole, ma afferrata con l’intuizione del cuore.
In pratica ogni significato che si decida di attribuire al termine Tao e che possa andare bene a tutti non è quello esatto, per cui esso è inconoscibile, al punto che l’autore afferma che “esiste da sempre, non so di chi sia figlio. Ma esisteva ancor prima di Dio”. Parole forti, apparentemente prive di senso ma una lettura completa di questa breve opera può chiarire molti dei dubbi che inevitabilmente affiorano alla mente di chi legge.
E’ un affidarsi ai principi della natura seguendo ed interpretando le sue regole, inneggiando alla flessibilità e mai alla rigidità perchè la rigidità è la caratteristica delle “cose morte”.
Non credo sia esatto classificarlo tra le religioni, anche se in ogni Paese del mondo, Italia compresa, vi sono templi taoisti dove più che altro si medita, più che pregare nel senso letterale del termine. E’ indefinito ed indefinibile, sfugge ad ogni classificazione, è qualcosa a cui non siamo abituati, non fa leva su categorie mentali tipiche di noi occidentali, sembra sia fatto apposta per non essere compreso, ma proprio in questo sta il suo fascino ed il suo mistero.
Dai suoi principi hanno avuto sviluppo discipline ed arti marziali “interne” come il Qigong ed il Tai Chi, anche loro ammantate da un fascino incredibile dove sembra che il praticante danzi in un alternarsi di movimenti fluidi che hanno il solo fine di concentrarsi sull’energia che scorre nel corpo, il “Chi” (si pronuncia “ci”), e di favorirne il corretto flusso, perchè, secondo la filosofia taoista, ogni malattia non è altro che un eccesso o una carenza di “Chi”.
Ha sviluppato un sistema di divinazione fatto di trigrammi ed esagrammi formati da linee continue e spezzate che prende il nome di “Libro dei mutamenti” o I-Ching che affascinò uno come Jung che cercò di scoprirne i misteri per quasi tutta la sua vita.
Il suo simbolo, il Taijitu, la rappresentazione di yin e yang in bianco e nero è forse uno dei simboli più famosi al mondo, anche se non in molti sanno cosa effettivamente rappresenti e quale significato profondo abbia realmente.
E’ una filosofia che rapisce, più si cerca di andarci a fondo e più si scoprono verità attuali, così attuali che si resta allibiti. Ci sarebbe da farne un trattato e forse non si esaurirebbe l’argomento ma uno scambio di idee e pensieri su un simile argomento è una delle cose più belle e profonde a cui si può aspirare. Lo dico perchè mi è capitato.
Come diceva il grande Bruce Lee e per riassumere un concetto centrale del Tao, “Be water, my friend”.

Tecnochiesa

Ormai è noto a tutti che la Chiesa sta perdendo colpi ed è in caduta libera. Quando regnava l’ignoranza ed internet era soltanto un’utopia, i preti potevano raccontare tutte le balle che volevano e venivano creduti e temuti perché ti vendevano la cazzata che potevano decidere loro se mandarti all’inferno o in paradiso.
Oggi, con l’avvento delle nuove tecnologie e con la diffusione di una cultura sempre più accessibile a tutti, quelle baggianate non reggono più, ed ecco che disperatamente cercano di adeguarsi ai tempi con trovate che, secondo il mio modesto parere, hanno del ridicolo.
Iniziamo con la “direct line” col paradiso, una linea telefonica dedicata ai peccatori. Tutti i propri segreti confessati via telefono ad un discreto operatore.
Cosi’ una calda e confortevole voce accoglie il peccatore:
“Buongiorno e benvenuti al Filo del Signore, questo servizio vi permette di riconoscere i vostri peccati davanti a Dio e ai fratelli, se volete, e preparare il vostro cuore a ricevere la grazia divina… Per confessarvi premete 2”.
Non sto parlando di uno scherzo o di una provocazione, ma di una linea telefonica dedicata alla confessione aperta in Francia da una società specializzata.
L’iniziativa, comunque non avallata dalla Chiesa ufficiale (ma neanche condannata), propone ai cattolici di confessarsi senza dover necessariamente ricorrere ad un confessionale, al quale pero’, avverte il disclaimer nel sito, non si sostituisce, avvisando che in ogni caso, si tratta di una confessione non sacramentale: non si e’ in presenza di un sacerdote e l’assoluzione, naturalmente, non può essere data. Questo servizio e’ essenzialmente solo un aiuto alla preghiera.
Preghiera il cui costo varia a seconda se si accede al servizio piu’ economico (0,15 centesimi di euro al minuto) o a quello più costoso (0,34 centesimi al minuto); in ogni caso il 40% dell’incasso, e’ scritto nel sito, verra’ devoluto ad una non specificata organizzazione umanitaria. Ma dai…
Composto il numero, la calda e confortevole voce citata in precedenza avvisa gli utenti che per i peccati “gravi e mortali” e’ necessario confidarsi con un sacerdote vero (ergo, loro sono taroccati), perchè è l’unico che può aiutare e concedere loro il sacramento della riconciliazione.
I peccatori, premendo il tasto 1 potranno ricevere consigli utili per la loro fede, premendo il tasto 2 potranno confessarsi e premendo il tasto 3 potranno ascoltare i consigli registrati dagli altri utenti. Poiche’ ognuno e’ libero di fare la sua confessione pubblica registrando la sua dichiarazione dopo essersi pentito, il servizio garantisce a coloro che rifiutano, che le loro parole non verranno registrate o conservate.
Ma non è finita… sullo store di Apple, alla modica cifra di 2,29 Euro troverete (provare per credere), l’app Confession, che guida il peccatore verso il confessionale più vicino.
Insomma si possono raccogliere e leggere le brochure con orari e indirizzi delle funzioni religiose, ricevere in real time le notizie condivise dalla comunità, prenotare la confessione.
Insomma, le vie del Signore sono infinite, ma anche le cazzate della chiesa sembra non abbiano mai fine…

Intervista particolare

Salve, sono un piccolo abitante della Terra… come dice? Non si ricorda cos’è la Terra? Bè posso capirlo di fronte ai Suoi criteri dimensionali, ma è un minuscolo pianetino In fondo a Via Lattea, sulla destra. Mi spiace disturbare, magari è impegnato a creare qualche nuovo Universo o a tappare qualche buco nero che sta distruggendo intere galassie come per noi potrebbe fare una talpa nel prato… lo so non sa cos’è una talpa ma si fidi.
Senta, visto che sono qui, mi piacerebbe farLe qualche domanda e credo che Lei ben abbia le capacità di creare Universi e rispondere contemporaneamente.
Vede, ora che mi trovo qui nella stanza dei bottoni, capisco che noi siamo una razza che se la crede un pò troppo, pensiamo di essere strafighi perchè abbiamo l’Iphone 7 e riusciamo a fare anche le videochiamate, viaggiamo su aerei supersonici e ci ammazziamo l’un l’altro per conquistare un pezzetto di quel pianetino. Lei crede che questo sia giusto? Cioè aveva previsto che fossimo così stupidi? Mi piacerebbe capire perchè, me lo sto chiedendo da anni. Cos’è un anno? Vabbè, lasci perdere, vedo che non ha neanche l’orologio.
Mi sta chiedendo chi è il nostro rappresentante ufficiale? Fino a poco fa c’era un tale Matteo Renzi, ora c’è uno che si chiama Gentiloni. Mi chiede chi è? Guardi, a dire il vero non lo so neppure io, si immagini se lo sa Lei… ma ora capisco che Lei non ha idea della merda in cui siamo ma non gliene faccio una colpa.
Sa, su quell’insulso pianetino c’è persino gente che afferma di essere stata incaricata da Lei di guidare ed istruire le anime dettando leggi che poi neanche loro seguono, Lei ne sa qualcosa? L’impressione che ne ho io è che costoro sono come quelli che si presentano a casa affermando di essere gli incaricati della lettura del contatore della luce o del gas e quando gli apri la porta, entrano e ti derubano di tutto.
Ah, quindi mi sta dicendo che non sa chi siano questi incaricati e che Lei se la sbriga tutto da solo? Chissà perchè lo supponevo.
Mi scusi, ma Lei ha fratelli o parenti che magari sanno qualcosa della Terra o che abitano lì vicino? Glielo chiedo perchè laggiù ci si combatte e si muore da millenni non solo per il territorio, ma anche perchè ci sono popolazioni che credono di essere le uniche a conoscerLa e dicono che Lei avrebbe dettato comandamenti e creato svariati paradisi con fiumi di latte, vergini, e che sia alquanto incazzato con noi dal tempo in cui una tipa di nome Eva Le rubò una mela dal Suo albero in giardino. Ah, mi dice che neanche le piacciono le mele e che non ha mai avuto alberi e tantomeno giardini?
Senta, non vado oltre, ho visto che ha la sala d’aspetto piena. Solo le chiedo di non mandarci qualche asteroide a distruggerci prima del tempo. Ci dia la possibilità di migliorare… magari torno tra un miliardo di anni per sapere come va la vita dalle Sue parti e potrò dirLe se le cose sono finalmente cambiate.

Terremoto castigo di Dio

4 novembre 2016, faccio per scorrere velocemente le notizie sul sito web di uno dei maggiori quotidiani nazionali e vedo troneggiare lassù in cima una notizia che mi fa ridere e preoccupare: l’emittente bigotton-cattolica Radio Maria, proprio quella che anche se sei in mezzo al deserto del Gobi è l’unica emittente che riesci a sentire chiaramente (deve avere ripetitori che neanche la NASA possiede), proprio quella che, giusto a causa della potenza di queste antenne, pare sia il motivo di un incremento delle leucemie infantili per chi ha la disgrazia di trovarsi nel suo raggio d’azione, proprio quella che spara le più grandi cazzate inquinanti per i cervelli della gente, che sono anche peggio dell’inquinamento elettromagnetico di cui dicevo prima, ecco… proprio quella li avrebbe affermato che il recente terremoto nel centro Italia sarebbe stato un “castigo divino” per le unioni civili e che l’Italia avrebbe fatto la fine di Sodoma e Gomorra se non fosse tornata ad adeguarsi ai sani principi della chiesa cattolica.
Lette queste oscenità, ho creduto che quei burloni dei redattori del quotidiano avessero fatto uno scherzo “vintage” retrodatando la pagina al 1600, per cui vado a controllare la data che mi conferma purtroppo che era roba del 2016.
Va detto, a merito del Vaticano, che il CdA di San Pietro si è dissociato da tali affermazioni che sarebbero state considerate “datate al periodo precristiano e non rispondenti alla teologia odierna della chiesa”.
Ma il fratonzo DJ, speaker di Radio Maria, non ha fatto marcia indietro, anzi ha rincarato la dose sparando a zero sui gay peccatori, che avrebbero causato l’ira di Dio, affermando di aspettarci altre sciagure perchè parrebbe, a suo dire (deve avere amicizie ai piani alti), che siano in arrivo altri castighi da parte del Dio in cui lui crede e che sta tirando madonne contro il genere umano a causa dei gay che evidentemente proprio non sopporta.
A corredo del tutto c’era anche la foto del fratonzo DJ, una specie di vecchio rincoglionito con l’espressione ebete di uno che si è appena bevuto una botte intera del vino per officiare la messa, insomma un look ben diverso dai conduttori di Radio DJ o radio 105.
Sotto un certo punto di vista il principio del “disapprovo ciò che dici ma difenderò sino alla morte il tuo diritto di dirlo” (erroneamente attribuita a Voltaire, ma in realtà pensiero diretto della scrittrice Evelyn Beatrice Hall, autrice di una biografia sullo scrittore-filosofo parigino) è sempre stata la base delle mie convinzioni e quindi anche il fratonzo è libero di sparare le sue cazzate.
Ma l’aspetto preoccupante di tutto ciò è che l’abito talare che quel tizio indossa è ancora considerato da milioni di persone fonte di somma autorità, tacita delega a riportare la “parola di Dio” su questa misera Terra a cui infinite persone, tenute nell’ignoranza da gente come lui per millenni, finiscono per credere. E tutto ciò, nell’era della fisica quantistica e dei viaggi nel cosmo, è una cosa assolutamente aberrante.
Ritengo che, alla pari del reato di apologia del fascismo, preso in esame dal legislatore, dovrebbe parimenti essere istituito analogo reato di apologia dell’inquisizione, perchè il fratonzo sono certo che metterebbe al rogo donne e gatti perchè creature del demonio.
La soluzione a tutto questo non sta certo nel mettere a tacere questo ignorante minorato ma nell’istruire il pubblico a cui lui si rivolge, così come una malattia non si guarisce agendo farmacologicamente sulla causa, ma ripristinando l’equilibrio nell’organismo attaccato dal virus.
Per tirare le somme, proporrei che i programmi di radio maria siano affidati a Leone di Lernia che non sa neanche parlare l’italiano ma ha una maturità animica ben superiore, malgrado le sue bestemmie in pugliese, al fratonzo ai cui hanno affidato quella scellerata trasmissione…

I cancelli del cielo

La dottrina cattolica, a mezzo di tutti i suoi esponenti più autorevoli, ha sempre propugnato la teoria che, dopo la vita terrena, se un uomo avesse osservato, durante quest’ultima, i precetti del cristianesimo alla lettera, avrebbe varcato i cancelli del paradiso, ivi guadagnandosi la vita eterna. In caso contrario, sarebbe marcito all’inferno.

Ora, siccome le chiavi del cancello sono affidate a San Pietro, lo stesso venne messo a capo del corpo di guardia in uniforme bianca a smistare i nuovi arrivi. Lui era l’unico residente in loco, in quanto gli altri due, uno addetto alla sbarra, l’altro di vedetta, erano due precari presi a tempo determinato dalle liste di collocamento del purgatorio.

Si iniziò quel giorno, al mattino, con l’arrivo di un pullman di bambini passati a miglior vita senza essere stati battezzati e qui il buon Pietro, romanaccio buontempone, va subito in crisi: “aho, basta a fà caciara, nun ve posso fare entrà, disse al più grandicello che sembrava il capo comitiva. “Qua le regole sò precise e poi rischio che me sfasciate tutto. Eh o’ sò che siete anime innocenti ma qua dobbiamo rispettà le regole altrimenti nun ce se capisce più gniente. Su su, annate a smaltì er peccato originale ner limbo, saranno una decina di anni luce…dopo Sirio, prendete la seconda stella a destra”… e i bimbi mestamente se ne vanno.

Ma ecco che arrivano due tizi vestiti con un sari bianco, quello davanti è magro, calvo ed ha degli occhialini di metallo cerchiati. Quando arrivano al gabbiotto dice a Pietro: “Siamo indù” E Pietro sghignazzando: “Eh o vedo che siete indù, so contare… Ma tu chi sei?”

“Sono il mahatma Ghandi, l’apostolo della non violenza”.

“Ah, apostolo? Però all’ultima cena der fijo der capo mica t’ho visto sa? Ma te sei battezzato?”

“Cos’è il battesimo?”

“Ok a Ghà stai a fa o spiritoso? Nun te posso fa passà a te e l’amico tuo…ho già mannato ar limbo un pulman de pischelli, figurate se faccio passà a voi”…nnnamo va…”

Subito dopo arrivano altri due anziani con capelli bianchi in tunica che camminano con aria solenne. Giunti al cancello, Pietro li ferma e chiede chi siano secondo procedura.

“Siamo Socrate e Platone, ci hanno dato questo indirizzo dove avremmo trovato tutte le risposte ai nostri interrogativi”

“Questo è er paradiso dei cattolici, ah belli…siete battezzati?”

“Cattolici? E che roba é? Una squadra nuova? Mai sentiti nominare… ai nostri tempi non esistevano”

“Annamo bene… allora ve ne dovete annà…qua, se non siete soci, nun se – pò – entràààà… ma che ve pensate che stamo a pettinà i cherubini qua?”

E così mestamente anche i due filosofi tornano indietro.

Ed ecco che si avvicina un uomo in armatura e veste crociata.

“Ahhhh” fa Pietro, “finalmente un socio. Come te chiami?”

“Sono Goffredo di Buglione, capitano della prima crociata contro gli infedeli musulmani e ne uccisi a migliaia!”

“Uccisi? Tu hai ucciso? Allora a morè nun te posso accettà… er comannamento dice non uccidere, quindi aria… anvedi questo, uccide migliaia de persone e c’ha pure la faccia de presentasse qua!” E si allontanò fischiettando “Un capitanoooo c’è solo un capitanoooo” chiaramente inneggiando ai colori giallorossi ed a Francesco Totti per il quale i tempi non erano ancora maturi.

Ma ecco che si avvicinano due uomini, di cui uno un pò sovrappeso avvolto in un alone di luce con una fiamma che gli ardeva in testa… “Salve Pietro, sono Siddharta Gautama, il Buddha, il risvegliato e colui che mi sta accanto è il saggio Confucio”.

” Con…chi? O’ vedo che sei sveglio, ma siete anche battezzati?”

I due restano un attimo interdetti non comprendendo di cosa stesse parlando, per cui cercano di spiegargli le filosofie del Tao e dell’ottuplice sentiero ma Pietro, che a sua volta non capisce, non vuole sentire ragioni e li liquida: “Io l’ottuplice sentiero o’ vedo quanno me spacco de vino…tacci tao… Annate a provà ar Purgatorio che là se entra a coppia… ma pensa te… che gente”.

Ecco quindi arrivare tutta una schiera di persone in abiti talari che, con passo spavaldo, stanno per entrare salutando Pietro ed ignorando il blocco. Il primo scavalca la sbarra e fa “Ciao Collega, come va?”

“Ahò ahòòòòòòò… Collega? Ma chi te conosce….. ndo nnate? Chi siete?”

“Ma come chi siamo? Siamo i Papi del passato e siamo i rappresentanti sulla terra del Capo Supremo”.

“Tu aspetta qua e voi nun ve movete!” Pietro resta un attimo interdetto quindi si reca nel gabbiotto e chiama Dio chiedendo lumi su cosa fare alla luce di quello che gli era stato detto. Dopo un pò riattacca il ricevitore e si rivolge a quel folto gruppo: “Er principale ha detto che nun ha mai nominato nessun rappresentante perchè ce mancherebbe che deleghi a qualcuno il da farsi sulla terra coi casini che state a fà, quindi aria! Sciò…smammare!”

Alla fine del turno Pietro raggiunge Dio nelle sale del paradiso sconsolatamente vuote, senza nemmeno un’anima che fosse una, mette su il solito DVD “Il paradiso può attendere” e gli fa:

“Capo, sò millenni che arrivano ai cancelli miliardi di anime e non facciamo entrà nessuno, nun sarà er caso de cambià un pò le regole?”