lotta

Guerrieri della Luce

Non so se vi è capitato di leggerlo, ma Paulo Coelho ha scritto un bellissimo libricino intitolato “Manuale del Guerriero della Luce”, sviluppando alcune massime di quello che dovrebbe essere il modus operandi di una nuova generazione di persone, uomini e donne, stanchi dello status quo attuale, che hanno voglia di rifondare tutto, senza peraltro rinnegare radici e tradizioni.
Consapevolezza del passato ma anche fiducia nel futuro, il tutto vivendo appieno il momento presente.
Io aggiungo che questo tipo di guerrieri è in aumento in ogni angolo della terra, ancora troppo pochi per potersi accorgere della loro presenza ma stanno lentamente distruggendo il sistema.
Esserlo è facile e difficile allo stesso tempo. Basta amare e rispettare tutto il creato ma bisogna anche disimparare quasi tutto di quello che ci è stato finora insegnato ed in cui crediamo di credere. Bisogna tornare ad essere bambini per imparare tutto di nuovo. Come tali sbaglieremo ancora, ricadremo vittime di antichi pregiudizi e stupidi luoghi comuni che non ci sono in realtà mai appartenuti davvero. La guerra che si combatte è quella della vita che alla fine non risparmia nessuno.
Ci si sente soli, seppure in mezzo a milioni di esseri umani uguali a noi, si hanno da dire cose che nessuno è disposto ad ascoltare e spesso non si saprà da dove cominciare per cambiare le cose, senza correre il rischio di ergersi all’antipatico ruolo di “insegnante”. Non c’è niente da insegnare, soltanto da condividere ciò che si è scoperto ed aspettare di vedere germogliare i semi, se il terreno lo consente.
E’ una strada nuova fatta di incertezze e difficoltà, ben diversa da quella che le persone percorrono da sempre e che sono molto restii ad abbandonare.
Confusione, timore di aver sbagliato, nebbia ovunque, senza che vi siano segnali che ci indichino cosa fare.
Questo è il momento più difficile, ma il Guerriero della luce deve andare avanti e trovare il coraggio di proseguire in quella nebbia senza vedere dove sta mettendo i piedi ed allora sentiremo nel profondo di essere sostenuti da qualcuno o da qualcosa e si cominceranno ad intravedere piccole luci di altri Guerrieri che, come noi, hanno intrapreso lo stesso cammino, vincendo paure ed incertezze.
Non importa capire perchè, a volte, si fanno certe cose, è importante capire quando è il tempo di farle, e quel tempo è ora. E bisogna farle in fretta, se non si vuole restare per sempre indietro lasciandosi sfuggire l’occasione.

Guerriero

Non si è guerrieri nel senso che credete. Si usano armi invisibili che non sono associate a nessun tipo di violenza, non si fa guerra a nessuno ma ci si difende se si viene attaccati, anzi si deve avere l’abilità eccelsa di usare l’altrui aggressività come difesa.
Un guerriero lotta però ogni giorno contro i suoi dèmoni, perchè sa che il nemico più temibile di un uomo non è nel mondo esterno ma nella sua anima, e se l’anima perisce, il corpo farà la sua stessa fine mentre può non essere vero il contrario.
Vincere guerre e conquistare nazioni può rendere potenti e temuti, fare la stessa cosa con le proprie cattive abitudini e conquistare il completo controllo di se stessi ti rende invincibile.
Se non si è svegli ed all’erta sempre non si riuscirà a raggiungere gli obiettivi prefissati allorquando ci si immerge nelle lotte quotidiane.
Il guerriero insegue i propri sogni, non quelli preconfezionati della società o degli altri, perchè sente il suo destino, lo vive nel cuore e sulla pelle come una bruciatura e non importa quanto in salita sia la strada, se quella è la sua via vuol dire che ha la forza per affrontarla.
Un guerriero non si lascia abbattere dalle difficoltà, perchè non è detto che esse siano cose negative, solo il tempo può dire se qualcosa è giusto o no per noi in un certo momento. Forse accadono per mostrargli la via, prove da superare per capire e riconoscere i nostri limiti.
Un guerriero non giudica mai, perchè sa che ogni giudizio è personale e quindi quasi sempre sbagliato. Di contro, egli si sente libero di fare ogni cosa senza vincoli sociali, perchè come è vero che non giudica, è anche vero che non gli importa affatto il giudizio degli altri. Per questo ciò che lo guida è la passione interna, mai il timore di come appare all’esterno.
Un guerriero lo riconosci dagli occhi, essi sono un misto di pace e curiosità, sanno scrutare, infondere sicurezza e trasmettere amore, sono loro la vera voce del guerriero che di solito è di poche parole.
Il guerriero coltiva solo i legami solidi e quelli sono pochi. Egli sa che solo ciò che è importante è destinato a persistere, mentre tutto ciò che è inutile è destinato inevitabilmente a scomparire.
Un guerriero vive di sostanza, mai di apparenza, le maschere non gli appartengono, egli persevera senza mai intestardirsi, perchè è consapevole che c’è un tempo per ogni cosa e l’abilità sta nel coglierlo e, di contro, sapere quando è il momento di abbandonare il campo.
Il guerriero ha fede. Non certo nei dogmi indimostrati delle religioni, bensì in se stesso, consapevole della sua unicità ed insegue i suoi sogni convinto di poterli realizzare. Come ogni guerriero, a volte vince, altre volte no, ma non per questo si lascia abbattere, perchè nella sua vita c’è sempre posto per un sogno nuovo da realizzare.
Un guerriero è sempre concentrato, quindi è attento alle piccole cose. Solo i ciechi ed i superficiali vedono esclusivamente i grandi eventi e tralasciano i particolari, facendosi sfuggire le cose più belle della vita, che di solito si nascondono nei dettagli.
Il guerriero è umano, è uomo o donna, e quindi imperfetto, sbaglia, si arrabbia, cade ma si rialza ed è sempre pronto a chiedere scusa per i suoi errori quando li riconosce come tali, ma in quella sua fragile umanità riconosciuta sta la sua corazza di guerriero.

Ora basta coi biscotti…

No, non voglio parlare di calcio o di combine in qualsiasi altra disciplina sportiva, voglio andare controcorrente su un argomento che sembra abbia spaventato molti, e condotto molte persone a chiudere addirittura il loro blog.

Siamo in Italia, il Paese degli inciuci, il Paese in cui si appaltano viadotti alla mafia che crollano dopo una settimana perchè sono fatti di marzapane, come la casa dei tre porcellini. Il Paese in cui, se sei figlio di qualcuno che conta hai il posto, altrimenti, anche se vali davvero, devi emigrare oltreoceano. Dove si truccano le partite di calcio, e giocatori che già guadagnano milioni si vendono la partita. Dove in un ospedale puoi morire di appendicite, dove in un tribunale puoi entrare armato di pistola e fare una strage, dove sei pregiudicato ma sei in lista elettorale al senato o alla camera e i capi di partito ti difendono pure. Dove sei un emerito cretino o un troione ma hai un posto in consiglio regionale perchè sai che il tuo sponsor è papà e quindi non interessa a nessuno se non sai distinguere una pera da una mela. Il Paese dove pochi cretini tirano la carretta per una massa di parassiti che diventa sempre più numerosa. Dove si stanziano miliardi per pensioni di invalidità di ciechi che guidano macchine da decine di migliaia di euro…e potrei andare avanti ma mi fermo perchè mi viene da vomitare.

Torniamo alla legge che ha seminato il panico nella comunità di cui da poco faccio parte ma che mi ha fatto conoscere persone meravigliose con i loro pensieri e le loro esperienze che mi sento di condividere, almeno in buona parte.

Ebbene, come ho già ribadito nei commenti ad un post di un amico blogger, io non mi adeguerò a questa ennesima stupidaggine italiota. Ho fatto l’avvocato per un quarto di secolo e l’esperienza mi è servita per capire che questa stronzata non avrà nessun seguito.

Ho visto assassini restare impuniti per cavilli legali, ho visto clamorose bugie avvalorate da testimoni corrotti e compiacenti, processi prescriversi perchè nessuno aveva voglia di farli…lo ammetto, ci ho anche guadagnato da queste situazioni, ma adesso mi sono ritirato e non esercito più perchè il mio corpo e la mia anima si sono ribellati e mi hanno portato ad un punto di non ritorno.

Per cui vorrei dire a tutti coloro che hanno un blog qui su wordpress di continuare, adeguandosi, se lo ritengono, alla normativa idiota mettendo il fatidico avviso, ma di non arrendersi e chiudere perchè sarebbe una sconfitta della libera espressione.

Personalmente non farò nulla, attendo al varco eventuali reprimende a cui l’esperienza saprebbe come rispondere. Non ho paura di fare la guerra ai biscotti, ho combattuto battaglie molto peggiori, per cui questa è solo una passeggiata di salute.

Mi perdonerete lo sfogo…