economia

Pubblicità regresso

Premetto che da molto tempo ho smesso di guardare la TV, che reputo un mezzo inutile e dannoso finalizzato esclusivamente a rendere stupidi miliardi di persone più di quanto già non lo siano di loro.
Certo non è un’affermazione assoluta, nel senso che qualche grande evento sportivo come i tornei dello Slam di tennis o grandi incontri di boxe li guardo ancora e quando si ha a che fare con quell’arnese diabolico non si può sfuggire a quello stalking demenziale che è la pubblicità.
Tralasciando “l’inquinamento da sponsor” di ogni programma e l’inquietante fenomeno dei messaggi subliminali, volevo fare qualche riflessione sulla pubblicità più classica, quella degli spot che fracassano i marroni ogni dieci minuti ai poveri telespettatori.
Che sia TV di stato, privata o a pagamento, gli spot televisivi, in questa epoca di degrado, sono diventati messaggi di una stupidità tale che ti vien voglia di redigere un quadernetto di quelle aziende per porti l’obiettivo di non acquistare mai i loro prodotti. Ne guadagnerai in termini economici e di salute.
A parte il fatto che, per definizione, la pubblicità deve “imbrogliosamente” osannare articoli inutili (altrimenti non ce ne sarebbe bisogno), fate caso prima di tutto a cosa si riferiscono.
Uno spot su due o su tre è di automobili, che non è proprio una merce che uno acquista ogni settimana, seguono farmaci o parafarmaci o vitaminici che non servono a un cazzo e tendono a convincerti che sei malato quando sei perfettamente sano, poi, a seguire, scommesse on line, detersivi, würstel ed altri veleni di cibi pronti o surgelati, patatine fritte, bibite gassate, profumi con testimonial che cuccano come pazzi (e te credo), telefonini, shampoo antiforfora, assicurazioni, calze e mutande, lustracessi e compagnie telefoniche.
Tutta robaccia inutile, espressione del livello di follia schizofrenica di gente che vuole solo venderti ciarpame dannoso indorando il suo messaggio con il piacione, il calciatore o la figa di turno strapagati che mai useranno quegli stessi prodotti. Sono lì per arricchire se stessi e prendere te per il culo.
Si sa perfettamente che quello che fa vendere molti di questi prodotti è solo il loro status symbol, il sentirsi superiori, diversi, staccati dalla massa, ostentando qualcosa che ci renderà particolari, come se chi non ha questi autentici insulti alla ragione fosse un fallito, uno che non ha capito nulla della vita. Del resto, tutto il sistema della attuale crescita si basa sull’inutile, il dannoso, il superfluo, sull’ostentazione.
Con questa forza irresistibile supportata da una pubblicità ossessiva e costosissima, il sistema compra le menti e i voleri delle persone deboli. Torniamo a dire no. Ciò che è inutile e di cui non ho bisogno, io non lo compro. Abbiamo bisogno di aria e acqua pulita, di cibo sano, di relazioni sane, di energia pulita, di un tetto sopra la testa; non ho bisogno di quasi tutto quello che mi proponete e non lo compro. Che crolli il PIL, che chiudano fabbriche inquinanti e che la gente lavori a cose più sane, serie e soprattutto utili.

La grande truffa del sistema bancario

Visto che ho scritto un post qualche giorno fa su quella carta straccia che è l’Euro, voglio tentare di riassumere in poche righe come funziona alla base il sistema monetario per cercare di far capire quanto siamo vittime di una gigantesca truffa ordita dalle banche mondiali che gestiscono tutto il potere del mondo.
Partiamo da una semplicissima domanda: secondo voi chi stampa il nostro denaro? Tutti avranno pensato che sia la zecca di stato o comunque un ente che faccia parte dello stato. Risposta errata!
Le banconote in Euro vengono stampate dalla BCE che è un consorzio privato costituito dalle varie banche centrali dei paesi che ne fanno parte. Allora poniamoci la domanda successiva: chi sono i soci della Banca d’Italia? La risposta la trovate in rete, è un elenco pubblico ma nessuno ne parla.
Ci troviamo quasi tutte le banche private presso cui abbiamo depositati i nostri averi, oltre a compagnie assicuratrici come UnipolSai, Allianz, Generali, con quote diverse che è possibile verificare (l’azionista di maggioranza è Intesa San Paolo).
Non credo ci sia bisogno di dire che tutti i “proprietari” della Banca d’Italia non hanno niente a che vedere con lo Stato. Sono imprese private che fanno l’esclusivo interesse dei loro azionisti e quindi dei banchieri.
Ma allora? Il popolo sovrano? Sovrano un cazzo, il popolo zitto e muto che tanto si fanno i cazzi loro, non certo i nostri.
Fino a qualche tempo fa vigeva l’obbligo della “riserva aurea”, in altre parole si poteva stampare denaro corrispondentemente alle riserve auree detenute dalle stesse banche, ma i banchieri lo hanno abolito (o meglio, fatto abolire dai politici corrotti al loro soldo senza che la gente abbia saputo nulla). Adesso quel limite non esiste più e quindi questi signori si stampano tutto il denaro che vogliono, senza alcun limite. Non è difficile intuire come le crisi economiche, in questa maniera, sono pilotate dall’alto. Se voglio generare una crisi smetto di stampare denaro, se voglio farla cessare o limitare mi metto a stampare.
La BCE, quindi stampa gli Euro che “presta” ad interesse alle banche centrali degli stati che si impegnano a restituirlo con il debito interesse. E dove lo prendono questo denaro le banche? Ma dal popolo, accollando a quest’ultimo sia il debito che l’interesse attraverso le tasse, i mutui, le accise e tutta quella selva di balzelli che siamo costretti a pagare e che ci costano sangue e sacrifici. Per cosa, poi? Per ripagare una manica di ladri che quella moneta se la stampa in misura illimitata e che paga solo il costo della carta su cui la moneta è stampata. Dove credete abbiano trovato i venti e passa miliardi per salvare la banca Montepaschi ormai fallita? Vi sembra giusto tutto ciò? Tutte le costituzioni affermano che il popolo è sovrano e quindi anche del potere monetario che spetterebbe al popolo attraverso lo Stato. Con la Lira era così. Chi lo ricorderà, sulle lire c’era scritto “biglietto di Stato a corso legale”, “pagabili a vista al portatore”, “la legge punisce i produttori e spacciatori di biglietti falsi”, tutte frasi connesse al potere del popolo. Oggi sull’Euro è tutto sparito, come mai?
Certo il discorso è molto più complesso, il signoraggio, la riserva frazionaria, ecc. ma diventerebbe noioso. Il succo è quello che ci stanno fregando sotto il naso e nessuno ne parla.
Vi cito, in proposito le famose, illuminanti e terrificanti parole di Henry Ford, il ricchissimo imprenditore americano fondatore della Ford Motor Company: “Meno male che il popolo non capisce il nostro sistema bancario e monetario, perchè se lo capisse, credo che prima di domani scoppierebbe una rivoluzione”.

Banconote

Osservavo un video di un professore di economia che faceva notare una cosa davvero interessante a cui nessuno sicuramente ha mai fatto caso. Prendete una banconota in Euro, di un taglio qualsiasi, e noterete che accanto alle varie dizioni dell’ente che l’ha emessa, cioè la BCE (Banca Centrale Europea) c’è il simbolo del copyright che protegge i diritti d’autore.
Ma come? Sulla moneta in corso legale di un Paese sovrano c’è un simbolo di diritto privato?
Già, perchè l’Euro è la più grande truffa criminale che sia mai stata perpetrata a scapito degli ignari cittadini, perchè la BCE è un consorzio di banche privato che ha come azionisti, le banche centrali dei rispettivi Paesi che ne fanno parte. E chi sono i soci di quelle banche? andate su internet a vedere chi sono i soci della Banca d’Italia… rimarrete sconcertati. E’ tutto pubblico per chi ha voglia di scoprirlo, ma nessuno lo dice.
Ma la moneta non dovrebbe essere un istituto di diritto pubblico? Dove sono finite le scritte “pagabile a vista al portatore”? O “la legge punisce i fabbricanti e gli spacciatori di biglietti falsi”? Sulle vecchie lire c’era, oltre alla scritta “Repubblica italiana”, che testimoniava che la moneta era proprietà della Repubblica e quindi del popolo italiano.
Ma gente come Mario Monti, peraltro mai eletto dal popolo e proveniente non si sa bene da dove, ci ha imposto tutto questo, quindi adesso abbiamo una moneta che, in caso di crisi, sarebbe carta straccia perchè è come i soldi di un Monopoli al cui tavolo noi non siamo certo seduti.
Ah, dimenticavo che nessun’altra moneta al mondo ha stampato il simbolo del copyright, neanche il dollaro…
Che sta succedendo? Apriamo gli occhi ed iniziamo a porci qualche domanda…