Non ho nemici, almeno non credo. Come qualcuno ha già detto, sono responsabile di ciò che dico e faccio, ma non lo sono delle interpretazioni che gli altri danno ai miei gesti ed alle mie parole.
Mi sono sempre sforzato di non far del male a nessuno e quando ci sono stato proprio costretto per una questione di “legittima difesa”, ho cercato, anche a costo di sacrifici, di limitare i danni.
Quindi credo di non avere nemici nel vero senso della parola. Forse ho deluso qualcuno, ma nemici no. Almeno non nel senso che c’è qualcuno che mi vuole morto.
Bè, a ben vedere un nemico ce l’ho, il peggiore dei nemici, la mia nemesi, quello con cui combattere la più sanguinosa delle battaglie, il giustiziere dei giustizieri, il samurai invincibile: me stesso.
E’ una vita che sto cercando di farmelo amico, di parlarci, di condividere i sogni, di capirlo ed accompagnarlo dove vuole andare. E’ difficile, quasi impossibile. A volte non mi riconosco, mi sorprendo da me, quindi mi viene da pensare: se non mi riconosco io stesso come posso sperare che mi capiscano gli altri?
E, se razionalizzi questo concetto, non badi più al giudizio della gente, sai che comunque non può essere che fallace, non puoi prendertela perchè ti criticano per i capelli lunghi, i vestiti strani o i numerosi tatuaggi…non sai neanche tu perchè li hai fatti. Ti piacevano e tanto basta.
E quel desiderio che non conosci, ma che ti porta verso mete sconosciute, non sai spiegartelo neanche tu, ma c’è e lo segui.
Qui c’è da fare un distinguo. Ti fai un tatuaggio o ti tingi i capelli di blu perchè lo fanno tutti o perchè ti piace e te ne fotti del giudizio degli altri? Nel primo caso dovresti rivedere qualcosa. Ti stai lasciando trascinare da una corrente che non è la tua e che ti porterà laddove un giorno non ti piacerà essere arrivato. Allora o torni indietro oppure ti abbandoni alla corrente e rinunci ad essere te stesso. Nel secondo caso allora chiediti il perchè. Perchè ti piacciono i capelli blu o quel gigantesco tatuaggio di un gabbiano sulla schiena?
Ed ecco che ti trovi di fronte, nella sua cruda realtà, il tuo miglior nemico: quel qualcosa che ti spinge a compiere dei gesti di cui dubiti la correttezza ma che ti piace fare.
Allora lo affronti, gli chiedi: “Perchè?”. Non ti risponderà mai, ti sorriderà e ti spingerà a riflettere, ma dovrai scoprirlo da solo.
Poi ci sono delle volte in cui mi darei una pacca sulla schiena, altre volte in cui non mi sopporto proprio. Ma non riesco ad essere abbastanza soddisfatto nel primo caso e non riesco ad odiarmi nel secondo. Insomma un vero casino.
Mille volte mi sono ripromesso di fare o non fare una determinata cosa, mangiare meglio, smettere di fumare, avere una vita più regolare, non bestemmiare, non desiderare la donna d’altri…anzi no, le ultime due fanno parte di un decalogo troppo antico quindi non le ho mai sentite mie. Ma quelle che ho sentito mie invece non sono riuscito a metterle in pratica fino in fondo, inizio ma poi mi tradisco. Ma si può essere più idioti ed inaffidabili? Un giorno sono irremovibile ed il giorno dopo faccio esattamente il contrario di quello che mi ero fermamente riproposto. Non vi fidate di me, mai. Se riesco a fregare me stesso immaginate cosa potrei fare a voi.
Un nemico, se non lo puoi battere, cerchi almeno di evitarlo, ognuno per la sua strada. Ma come posso prendere una strada diversa da quella che mi sono scelto io stesso?
Se fosse possibile mi prenderei un pò di ferie da me stesso, ogni volta una silenziosa discussione col mio miglior nemico, specie quando si tratta di scelte importanti. Fallo! No, anzi, rifletti…forse non è la scelta migliore….ma si, dai, buttati! E se poi…
Eh no, basta, quando fa così proprio non lo sopporto il mio miglior nemico. ma perchè continui a mettermi in testa dei dubbi? Se ho deciso che è così, così sarà! Mmmmm…sei sicuro? ma chi comanda qui? Io o tu? E chi sono io? E chi sei tu?
Quasi sarebbero da preferire gli ordini imposti, almeno non li si può discutere anche se sono i più stupidi del mondo. Lo devo fare, quindi non rompere! Ma è possibile che per andare d’accordo io e te, devo ubriacarmi?
Io mi vedo come unico, tutti ci vediamo come unici, ma non ci rendiamo conto che in noi vivono tante personalità? E non tutte ci piacciono…il Dottor Jekyll ne sapeva qualcosa. “Oggi mi sento triste”, oppure “oggi mi sembri radioso”, “oggi non ho voglia di fare nulla”, “oggi ho un sonno pazzesco” e così via all’infinito. Quindi c’è il me triste, quello allegro, quello stanco, affamato, incazzato…oddìo allora quanti nemici ho? Stai a vedere che ne ho più dentro che fuori.
Ma, dopo tutto questo tempo a litigarci, ho capito una cosa: che riusciremo a ritrovare noi stessi soltanto quando avremo messo pace tra noi ed il nostro miglior nemico, perchè lui è li per insegnarti qualcosa che non si impara a scuola nè da nessun altra parte, qualcosa che lui sa e che sta a te scoprire. E se sei in pace con lui, sei in pace col mondo.