Day: 20 marzo 2017

Le donne…

Per metà dell’universo dovrebbero essere un mistero, ma lo sono davvero? Non lo so, non mi basterebbero tutte le vite vissute da uomo per capirlo e forse quelle vissute da donna le ho dimenticate. Sono la parte che a quell’altra metà manca, perchè tutto nella vita è complementare. Sono la più nobile forma di dualismo che esiste sulla terra.
Mi sono sempre chiesto perchè le donne sono considerate dagli uomini come universi a se stanti; parlano troppo, sono iperattive, insistenti, tenaci, caparbie… tutte qualità che dal punto di vista maschile diventano spesso difetti ma che in effetti non lo sono. Sono ciò che a noi manca.
Per fare un paragone calcistico, loro sono più avvezze a difendere, la famiglia, ciò che hanno di più caro, i figli, il loro equilibrio, mentre gli uomini pensano di più ad attaccare, a cercare nuove strade, nuove sensazioni. Quando una donna ha raggiunto ciò per cui lotta, si ferma soddisfatta, sperando che duri; un uomo la considera una tappa e passa avanti, mettendo a rischio quello che ha raggiunto, come un maratoneta folle che non riesce a vedere il traguardo, godersi la vittoria e quindi continua a correre rischiando di restarci secco.
Sono cariche di minacciosa bellezza e cercare di capirle è un impresa da folli. Non amano la precisone, ma il non detto, sono volutamente vaghe, con un linguaggio per cui un “si” può essere un “no” e viceversa. Non considerano il “forse” e questo per un uomo è uno sforzo troppo grande.
Gli uomini vorrebbero essere sempre il loro unico amore, a loro basta che quell’uomo sia l’ultimo, non l’unico, perchè loro non dimenticano, piuttosto fanno paragoni.
Se loro parlano per essere capite, lo fanno attraverso lo sguardo e l’intuizione, non attraverso la logica delle parole che gli uomini puntualmente fraintendono e loro puntualmente si incazzano. Se vuoi capire una donna devi guardarla, non concentrarti troppo ad ascoltare ciò che dice. Guardala.
Come i sogni, non sono mai prevedibili e si accorgono del desiderio, ne sentono l’odore e spesso l’uomo emette quella puzza che le fa fuggire.
Loro vedono ogni uomo in modo differente, cercano un ideale che potrebbe incarnarsi in chiunque. Ed ecco che il principe azzurro potrebbe essere basso e con gli occhiali ed avere una bicicletta invece che un cavallo bianco o una Porsche Carrera. Puoi gonfiare i muscoli quanto vuoi ed ammazzarti in palestra, ma se non dimostri di avere qualcos’altro da gonfiare ed altre carte da giocarti, con loro duri il tempo di un verde ad un semaforo.
Sono un’opera incompiuta, perennemente incompiuta, e si riservano il diritto di cambiare idea in corso d’opera, a seconda di ciò che un uomo fa o dice in quel determinato momento. Però, se si ostinano, cercano disperatamente, anche per mesi o anni, un senso a frasi che hanno un solo, evidente senso maschile, ma non corrisponde al loro modo di vedere, quindi cercano di adattarlo ad una delle loro infinite sfumature, e ci soffrono.
Le donne vivono l’attimo come va davvero vissuto e non importa quello che succederà domani. Possono sposare uno stronzo, sapendo che è stronzo, ma in quel momento sono appagate e va bene così. Tanto sanno di avere la forza di far fronte a tutto, anche ai loro errori di un momento, ma quel momento se lo sono goduto in pieno. Certo, si lamentano anche loro, ma la capacità di reagire alle avversità che hanno creato da sole nella loro vita gli consente di vivere l’attimo molto più profondamente di quanto possiamo fare noi uomini.