Una citazione che trovo modernissima ed azzeccata anche se è stata pronunciata da un uomo di chiesa più di 1.500 anni fa.
Voglio premettere, in termini matematici, che io sto alla chiesa come un diabetico ad una torta sacher o come un astemio ad un negroni, ma questa citazione mi ha colpito davvero molto, ed anche nel fango si possono trovare delle perle.
Pensavo ad un’interpretazione in chiave moderna della frase del buon Agostino d’Ippona, vissuto nell’ultima metà del 300.
Oggi si tende ad essere educati, rispettosi, very social perchè la società lo richiede.
Esci ed incontri il vicino di casa che ti chiede: “Uè carissimo, come va?” Ovvio che il “carissimo” non è una manifestazione di particolare affetto o amicizia, perchè un lunedì mattina di pioggia a Milano porta solo bestemmie e “vaffanculo”, se ti va bene indifferenza, ma lo dice perchè non si ricorda come cazzo ti chiami. Al terzo o quarto “carissimo” inizia a considerare che non ti conosce nessuno e quindi sei autorizzato a non rispondere neppure. Fa ciò che vuoi. Ma ama.
Scrivi qualcosa su facebook, ricevi messaggi whattsapp, bè devi ricambiare, mettere un like anche se neanche hai letto o capito ciò che scrivono, ciò è molto social e… se tu dai un like a me io poi dò un bel like a te… c’est la vie.
Sapete che vi dico? Fanculo! Non è necessario rispondere a tutti, essere social, educato, ossequioso, rispettoso delle regole.
Quindi seguite la regola del buon Sant’Agostino: Fate il cazzo che volete senza però offendere e danneggiare nessuno. Se qualcuno si offende perchè non hai risposto il problema è suo e non tuo.
Ho reinterpretato il concetto in un modo un pò più crudo ed adeguato ai tempi, ma si sa che i tempi sono cambiati…
