Day: 7 aprile 2015

Socializzare…

Prendendo spunto da un libro che ho letto di recente mi è venuta in testa un’idea un pò particolare. Sto cercando di capire come metterla in pratica, sarebbe un’iniziativa che credo riscontrerebbe notevoli consensi, venendo incontro ad un disperato bisogno della società di oggi e di tutti coloro che vorrebbero renderla migliore.

In fondo di cosa abbiamo un disperato bisogno al giorno d’oggi? Secondo me di comunicazione. E non sto parlando di quella falsa dei media che hanno il solo scopo di farti un lavaggio del cervello unidirezionale ed a cui non hai la possibilità di interloquire, nè quella fredda ed impersonale offerta da internet nelle sue molteplici forme. Certo, con la rete almeno hai la possibilità di confrontarti e scambiare opinioni, ma il tutto avviene in modo freddo e distaccato, spesso senza possibilità di contatto diretto e senza poter verificare che chi sta dall’altra parte del computer sia davvero quello che dice di essere.

Le persone hanno un notevole bisogno di conoscere e confrontarsi, in maniera civile, ed arricchirsi vicendevolmente con un sano confronto che sia utile a tutti, solo che nella vita frenetica di oggi mancano del tutto le occasioni per incontrarsi e soprattutto per incontrare persone nuove.

Da sempre i nuovi incontri sono stati fonte di crescita e di nuove sensazioni ed emozioni, uno scambio di idee, esperienze e passioni che spesso possono cambiare l’intera vita. Restare confinati nel proprio ambiente fatto di idee e frequentazioni ripetitive porta inevitabilmente ad atrofizzare la fantasia e la coscienza, creando tutta una serie di problemi, primo fra tutti quella sensazione di insoddisfazione, noia, solitudine e tristezza di cui soffre oggi quasi tutto il genere umano.

E ben poca gioia si trae dal placebo della rincorsa sfrenata all’accumulo del possedimento di beni materiali perchè essi ci portano inevitabilmente a confrontarci con gli altri in questa folle caccia al tesoro e generare inimicizie ed invidie che ci allontanano ancora di più dalle vere amicizie e dalle possibilità di conoscenze positive, attraendo falsi egoisti interessati soltanto a spartirsi la tua torta materiale.

Chi di noi non ha mai sperimentato la gioia dell’amicizia disinteressata, il fascino di una discussione su un argomento che ci interessa con chi dimostra di saperne più di noi, o l’arricchimento di un confronto teso non a far predominare le nostre idee su quelle dell’altro ma finalizzato ad un sereno scambio di opinioni?

Ebbene, al giorno d’oggi, questo sta diventando una rarità, confinata a poche occasioni perlopiù organizzate da gruppi politici, culturali o religiosi che comunque, pur offrendo la possibilità di allargare il panorama delle proprie conoscenze, lo lasciano confinato in una uniformità di vedute caratterizzata dalla stessa ideologia che li ha creati.

Allora perchè non prendere l’iniziativa di creare un gruppo, aperto a tutti, che dia la possibilità alle persone che vivono in una stessa città di conoscersi e confrontarsi su tutto ciò di cui hanno voglia? Ogni tanto, invece di passare la serata in casa a guardare la televisione, perchè non si potrebbe organizzare un incontro di anime erranti in cerca di compagnia e confronti? Senza fini specifici, solo per passare una serata con persone nuove in cerca di stimoli sociali, confronti e, eventualmente, amicizia.

Quante porte potrebbero aprirsi, quante occasioni di crescita e di sostegno ai problemi a cui crediamo di non saper trovare una soluzione, sempre con la possibilità di scegliere con chi andare d’accordo e con chi no, invece di accettare coloro che le opportunità sociali (peraltro scarse) ci mettono di fronte.

Una specie di “club delle chiacchiere” in cui essere liberi di sottoporre quesiti esistenziali, problemi o semplicemente argomenti futili su cui discorrere in libertà e senza obblighi o impegni, da convocare ogni volta che se ne sente la voglia o che qualcuno lo richieda, usando le infinite possibilità di internet per restare in contatto ed ampliare il giro in maniera proficua.

Credete sia una follia?