Dicono tutti che Milano sia una città viva, piena di vita, molto “fescion” (come scrive un mio amico), a cui tanti ambiscono. Milano ha l’Expo, la moda, i musei, la scala del calcio, discoteche VIP, ristoranti dove lasci 300 euro a cranio ed esci con più fame di prima, insomma una città pronta a soddisfare tutti i tuoi istinti più nascosti.
Ci vivo da vent’anni e questa “Milano da bere” me la sono bevuta quasi tutta, rischio la cirrosi o l’avvelenamento… ma ormai è diventata una storia di amore-odio. Mi ha dato tanto e mi ha preso anche tanto. Ho fatto cose che in nessun altro posto avrei potuto fare, ho conosciuto persone che voi umani non potete neanche immaginare…astronavi in fiamme al largo dei bastioni di Melegnano…ah no mi stavo perdendo…
Chiunque conosca un pò questa città sa che non è più la stessa, è arrivata ad un punto in cui o ti lasci trascinare con lei a fondo oppure molli e te ne vai. Come in tutte le storie d’amore che si rispettino.
Forse prima c’era anche il piacere della cultura, della novità e della comunione di persone simili ed io, invece, ho cercato il piacere del divertimento sfrenato frequentando locali che avrebbero fatto impallidire i personaggi di “Star Wars”. Adesso cerco il primo ma non esiste più. E’ rimasto solo il secondo e quello mi ha stancato.
Vorrei tanto continuare a scrivere cazzate in riva al mare per il resto della vita…qui avrei già dato…