Piano di rinascita (1^ parte)

Anno 2196, primo centenario dell’era della libertà dai sentimenti. Si vive finalmente in un mondo libero dalla schiavitù della dipendenza dai rapporti con gli altri. Amore, amicizia, affetto, compassione, gratitudine… ma anche odio, avversione, tradimento e vendetta… tutto è stato bandito dalla società che stava scivolando verso l’ultima e più devastante guerra che avrebbe annientato una volta per tutte il genere umano dalla faccia del pianeta che pazientemente lo aveva ospitato fino a quel momento.
I governanti dell’epoca, resisi conto dell’inevitabile declino che i sentimenti stavano causando ai popoli, avevano deciso di intervenire con un provvedimento drastico ma, a loro insindacabile giudizio, inevitabile: l’azzeramento delle coscienze e l’obbligo di sottoporsi, da parte di tutti i cittadini, ad una riprogammazione neurale che li avrebbe portati ad un ordine di priorità prestabilito che prevedeva di anteporre a tutto la sopravvivenza del pianeta e le regole che dovevano preservare la conservazione pacifica forzata dei rapporti tra gli individui.
L’amicizia sarebbe diventata “convivenza”, l’affetto si sarebbe trasformato in “sopportazione”, la gratitudine in una sorta di obbligo di “ripagamento” sancito per legge, la compassione doveva diventare un “obbligo di solidarietà verso i bisognosi” e l’amore una mera scelta selettiva di un partner con cui garantire la continuità della specie, sottoposto al vaglio ed all’autorizzazione del potere costituito.
I sentimenti negativi, invece, sarebbero stati tutti azzerati e cancellati dai circuiti neurali, ma, dal momento che non si potevano cancellare le emozioni negative lasciando spazio solo a quelle positive, e non si sarebbe potuto azzerare tutto senza creare una società di vegetali, queste ultime erano state riprogammate nel modo appena descritto.
Quando il “piano di rinascita” era stato varato e reso pubblico al mondo, c’era stata una sollevazione popolare da parte di coloro che temevano di perdere una parte importante della loro anima nei confronti delle persone più care, ma la teoria che i rapporti già esistenti sarebbero continuati senza screzi, litigi ed incomprensioni nell’armonia più assoluta ed inattaccabile aveva finito per piegare anche i più riottosi, che, alla fine, si sottoposero al “brainstorming” medico-istituzionale che avrebbe impiantato nelle loro menti, in modo del tutto indolore, un microchip che avrebbe riprogammato i loro sentimenti.
Ed in effetti, i primi anni di applicazione di questa storica rivoluzione nella storia dell’essere umano sembrarono dare i frutti sperati: cessazione di tutti i conflitti su scala mondiale, azzeramento di tutti gli omicidi ed in genere di tutti i reati violenti nella società, niente più divorzi e separazioni, era scomparso ogni litigio in casa, nei locali e nelle strade. Persino il tifo sportivo fu regolamentato, i club calcistici, di basket o di ogni altro sport di squadra diventarono a numero chiuso e, alla fine di ogni match, che si vincesse o si perdesse, tutti quanti, sportivi e tifosi delle rispettive fazioni, si stringevano la mano alla fine della competizione.
Furono aboliti gli sport ritenuti “violenti”, il pugilato e tutte le arti marziali divennero illegali in base ad un ben preciso articolo di legge che definiva “disumana” ogni attività che prevedesse la possibilità di “mostrare al pubblico sangue umano”…

To be continued…se siete curiosi di sapere come va a finire….

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