Cos’è il genio?
Rambaldo Melandri, alias Gastone Moschin in quel capolavoro di Mario Monicelli che è “Amici miei”, dice: “E’ fantasia, intuizione, colpo d’occhio e velocità d’esecuzione”. Quindi il genio è intuizione e l’intuizione è genio.
Fin qui possiamo arrivare a capirlo, ma facciamo un passo oltre. Perchè alcuni hanno la capacità di coglierlo ed altri se lo lasciano sfuggire continuando ad inseguire farfalle svolazzanti che non acchiapperanno mai, continuando a tenere il naso per aria o guardando l’isola dei famosi?
Da dove viene quel lampo, quell’intuizione che ti permette di capire le persone, di dire la parola giusta al momento giusto, senza sparare la solita stronzata precotta e mascherata a beneficio di chi si deve scervellare per capirla? Se la capiscono, resta una stronzata, se non la capiscono puoi anche passare per genio dicendo una stronzata e questo è più comune.
Quella dote particolare che alcuni hanno è in noi ma forse non viene da noi. Cioè non è una cosa che abbiamo nascosta da qualche parte e che tiriamo fuori quando è il momento.
Chi ha dipinto la Gioconda o ha scritto la Divina Commedia o ha scoperto la formula della relatività o ha composto i notturni è indubbiamente un genio. Ma geni si nasce? oppure si può diventarlo? Chi saprebbe rispondere a questa domandona?
Forse si è più propensi a credere che geni si nasca, quindi se non fai nulla per migliorarti, dovresti essere costretto a dibatterti nell’imbecillità per tutto il giro di questa giostra della vita che ti è toccato a questo turno, fino a quando, si spera, ti verrà dato un altro gettone per scendere ancora sulla giostra e riprovarci. I cattolici, ahimè, pare che di gettone ne abbiano uno solo, quindi se lo devono giocare al meglio, altrimenti finisci nel girone degli imbecilli senza passare nemmeno dal via e da lì non esci più…e da quello che si vede in giro tale girone dovrebbe essere già abbondantemente in overbooking, per cui magari, se ti va di culo ti fai qualche millennio tra i lussuriosi o i sodomiti in attesa che il piano regolatore paradisiaco preveda altri alloggi.
E invece…invece no. Pare che, da studi fatti presso l’Università di Cambridge, la genialità può essere coltivata giorno per giorno, lavorando sodo ed impegnandosi con dedizione, avendo degli ottimi maestri.
Forse.., ma ne dubito. A tale proposito rilevo che: 1) Oggi, specialmente in Italia, trovare uno che lavora sodo equivale a trovare vergine Cicciolina. 2) Trovare uno che si impegna con dedizione ricade nel caso 1), ormai le persone neanche riescono a mettere insieme dieci minuti di sesso decente…figuriamoci a dipingere un capolavoro. 3) Essendoci zero allievi da decenni da dove dovrebbero formarsi questi maestri? Oddìo, qualcuno ci prova a fare il maestro senza esserlo, ma inevitabilmente finisce per inciampare sul particolare “buccia di banana” e magari dopo un paio d’ore di discorsi affabulatori per il popolo, quando pensava di avercela fatta, lo senti concludere il tutto con “E ricordate di ammirare il bello nella vita, perchè anche l’occhio va dalla sua parte”. Quando ti accorgi che non è strabico, ecco che ti crolla un mito.
Vorrei concludere con una mia personale ricetta fatta in casa: se vi piace la musica, ascoltatela. Non sprecate la vita a cercare di comporre le note della Polonnaise, vi verrebbe fuori uno scempio. Leggete, leggete il più possibile, di tutto, da Pinocchio alla meccanica quantistica, è un buon inizio anche se non siete in grado di scrivere neanche la “Vispa Teresa”. Non guardate la TV e non leggete i giornali. Sono il primo passo verso la stupidità cronica, è dimostrato da come sono ridotti quelli che scrivono sui giornali ed appaiono in TV. Fate ciò che vi pare, siate felici senza danneggiare gli altri. Forse non diventeremo mai dei geni ma ci faremo un grosso piacere a vicenda, tutti quanti.