Mi piace camminare guardando in alto, un pò con la testa tra le nuvole, perchè soltanto lassù puoi trovare qualche bella sorpresa. Le sorprese che incontri con gli occhi bassi non sono quasi mai belle; per bene che ti possa andare sono cose scontate e prevedibili.
Guardare in alto o pensare in alto ti porta in un’altra dimensione, in quella dimensione dove ci sono le idee, le scoperte geniali, le invenzioni dei folli ed i giochi dei bambini.
Solo un buon visionario può accedervi. Pensate che Albert Einstein, per mettere a punto le sue teorie sulla relatività, si immaginava a cavallo di un raggio di luce.
E’ un luogo dove tutti potremmo andare, di tanto in tanto, è un enorme negozio pieno di sorprese, peccato che l’accesso, alla fine, sia appannaggio di pochi.
Lassù non c’è più il tempo né lo spazio; un orologio sarebbe utile come un semaforo in autostrada.
Chi inspira solleva istintivamente il capo verso l’alto, mentre chi espira tende ad abbassarlo e si sa che l’inspirazione è vita, mentre l’espirazione è collegata alla morte. La prima azione di un essere umano che viene alla vita è inspirare l’aria di quel nuovo mondo in cui adesso si trova; la sua ultima azione sarà buttare fuori per l’ultima volta quella stessa aria.
In alto puoi incantarti ad osservare il volo degli uccelli, gli antichi ne traevano importanti profezie per il futuro. Abbiamo imparato fin da subito ad osservare le stelle lassù, a chiederci, piccoli ed impauriti, cosa ci fosse dietro tutto quel mistero e ne abbiamo ricavato scienza e fantasia, sogni e poesia.
In basso ci siamo attaccati, come una sorta di maledizione gravitazionale, guardare verso il muro che ci sta davanti ci sta facendo impazzire, per questo motivo l’unico modo che abbiamo di evadere verso l’infinito è sollevare gli occhi e l’anima al cielo, perchè è da lì che possiamo sperare di avere delle risposte.
Chi sogna ad occhi aperti non è ben visto nella società odierna, perchè chi immagina e sogna, al giorno d’oggi, sono rimasti i matti ed i bambini, che sono le uniche persone imprevedibili; e si sa che la società detesta l’imprevedibilità, per cui i bambini li “rieduca” ed i matti li rinchiude per evitare che vadano a rovistare tra le nuvole e scoprano certe verità.
Se non sei più un bambino, l’unica via di salvezza che ti rimane è quella di impazzire un pò…
