A volte capita di percepire la presenza di persone che comunicano, senza volerlo, qualcosa di importante anche senza che le conosciate, anche se le vedete per la prima volta, anche se non sapete affatto chi sono, perchè misteriosamente stimolano la vostra curiosità, da come si muovono, dagli sguardi che hanno, che non sono adatti a quelle persone con cui si accompagnano in quel momento, perchè c’è un velo di insoddisfazione che voi percepite e quegli altri no. Semplicemente non sono nel contesto adatto a loro. Sanno fingere abilmente e col sorriso, perchè sono forti, sanno che nella vita ci può essere di più di quello che stanno vivendo, ma si vivono il momento e va bene così.
Si capisce che forse sono prigioniere di una situazione che non hanno cercato ma che si fanno andar bene perchè hanno abbastanza forza per reagire ed aspettare che qualcuno, arrivato chissà come e chissà da dove, colga quel velato disagio, comprenda quell’invisibile messaggio. Quelle persone si guardano sempre attorno, al contrario di altre che si mostrano soddisfatte o rassegnate, con un sorriso triste rivolto verso il basso.
Sono messaggi inconsapevoli che trascendono i normali canali di comunicazione, ma se si impara a coglierli si può dialogare anche con un sorriso, per far capire di aver capito. Può finire lì oppure no, non ha molta importanza, il destino farà la sua parte.
Sono cose rare e sono le conoscenze teoricamente più profonde, che generano curiosità reciproca, perchè il linguaggio verbale non è la principale fonte di comunicazione, anzi.
A parte le persone profondamente innamorate e perciò già “connesse”, quel linguaggio senza parole risulta sconosciuto a chi non ha le “antenne” per captare una trasmissione che forse viene da una dimensione che non ci è ancora nota ma che esiste e che può rivelare sempre piacevoli sorprese per il futuro.
