Da un pò di tempo a questa parte sono diventato molto attento all’alimentazione, visto che è incontestabile il suo ruolo fondamentale nella quantità e, soprattutto, qualità della nostra vita.
Sembrerebbe la scoperta dell’acqua calda, eppure abbiamo tutti sotto gli occhi che mentre metà della popolazione mondiale muore di fame, incredibilmente l’altra metà muore di cibo.
I recenti studi sul microbiota intestinale poi, stanno aprendo strade incredibili alla nuova medicina. E’ ormai assodato che abbiamo due cervelli nel nostro corpo, di cui uno nel nostro intestino e pare che il suo ruolo non sia affatto secondario. In quella sede stazionano miliardi di batteri (circa 1,5 kg!) che “decidono” molto della nostra salute e addirittura dei nostri comportamenti.
Come in tutti i settori della vita, anche i nostri batteri si dividono in buoni e cattivi per cui, se daremo il giusto cibo a quelli “buoni”, questi prolifereranno e saranno i migliori guardiani della nostra salute e del nostro equilibrio psichico.
Viceversa, se alimenteremo quelli “cattivi”, questi prenderanno il sopravvento sui buoni e saranno la causa di ogni tipo di malattia, prime fra tutte quelle che riguardano il sistema immunitario perchè è proprio nel nostro grosso intestino che si trova il 90% delle cellule relative a questo organo di vitale importanza.
Il prossimo step è quello di stabilire quali sono i cibi giusti e quelli sbagliati per questa famelica ciurma di batteri che ospitiamo dentro di noi e senza i quali la vita sarebbe comunque impossibile.
C’è bisogno che lo dica? Io credo di no, perchè la risposta è intuitiva. Mangiare da McDonald’s, bere bibite gassate, mangiare carni rosse, latticini, zuccheri e grassi contenuti in dolciumi e merendine avrà un effetto devastante per la salute e per la vita complessivamente intesa.
Ma la cosa più sconvolgente è stata la scoperta che questi batteri “cattivi”, una volta assunto il comando del microbioma intestinale, letteralmente “ordinano” al cervello di continuare ad approvvigionarsi di quei cibi per poter prosperare a scapito dei “colleghi buoni” ed a scapito della nostra salute che verrà, prima o poi, distrutta. Da qui certe dipendenze.
Un esempio su tutti per capire l’importanza di questo fattore: i ricercatori hanno scoperto che determinati cibi “cattivi” somministrati a topi di laboratorio inibiva lo sviluppo del gene che induce i roditori ad aver paura dei gatti! Immaginate cosa questo può significare per la vita di un topolino…
E pensare che il nostro sistema inconscio sa bene quali sono i cibi che ci curano, ci rendono sani e ci fanno vivere a lungo, questo perchè la natura ha fornito, nella sua immensa intelligenza, quei cibi di caratteristiche estetiche “attrattive” che ce li dovrebbero rendere più appetibili di altri.
E qui arrivo al titolo di questo post, laddove il primo impatto col cibo, che è quello visivo, ci attrae naturalmente verso frutta e verdura. Osservate quel meraviglioso blu dei mirtilli, il rosso dei pomodori o del ribes, il giallo del mango o delle banane, l’arancione delle carote, il porpora dei lamponi o le sfumature di certi tipi di mele o ancora il verde brillante degli spinaci o di altre verdure a foglia. Sono stati creati per attrarci, per lanciarci il segnale che dovremmo mangiare tutti quelle cose e invece…
Moltissimi continuano a preferire bistecche alla brace, hamburgher, hot dog, scamorze e formaggi grassi…tutti alimenti che, guarda caso, hanno una gamma di sfumature cromatiche che vanno dal nero al marroncino…e si sa che il marrone è il colore della m….
