Un podio di libri

Girovagando su blog e siti vari della rete ci si imbatte spesso in varie “classifiche” di personaggi noti e meno noti, intellettuali e gente comune che esprime personali gradimenti in merito alle cose più disparate, dalle auto ai sentimenti, dagli sportivi ai difetti umani.

La cosa si fa soggettivamente interessante quando vengono analizzati argomenti che ci appassionano. In tal caso è stimolante mettere a confronto le opinioni che ci conducono, spesso, ad incontrare personalità davvero molto affini alla nostra.

Nel caso di specie parliamo di libri. Ognuno di noi, nella vita, almeno alle scuole dell’obbligo, ha letto un libro. Approcciarsi ad una lettura è sempre qualcosa di particolare che coinvolge il nostro stato d’animo. Si può leggere per interesse, per ingannare il tempo, per distrarsi, per approfondire un argomento che ci sta a cuore, per andare a caccia di emozioni e sentimenti, per lavoro, insomma ognuno sfoglia le pagine di un libro per un motivo, ma in ogni caso un libro non delude mai. Entusiasmo, risveglio, noia, indignazione, amore, un libro lascia sempre una traccia nella vita di chi lo legge, un ricordo che può essere ripreso ed utilizzato in qualsiasi momento della nostra esperienza, tutto il contrario di quello che fa la televisione, con la qualità attuale delle sue programmazioni demenziali.

Un libro riesce, in maniera quasi magica, ad assumere una vita propria del tutto indipendente dal suo autore, di cui spesso non si ricorda neanche il nome, facendoci dimenticare che le sensazioni che ci provoca sono frutto di una mente come la nostra che ha avuto l’ardire (ed il tempo) di mettere nero su bianco il frutto di un’idea.

Ed ecco che, quando si vanno a stilare classifiche dei libri migliori che si sono letti, in base alle esperienze soggettive, si trova un panorama variegato di personalità, di pensieri e di idee oltre che di spunti per ampliare la propria esperienza di lettura. Dimmi cosa leggi e ti dirò chi sei.

Voglio farlo anche io, mettendo in cima alla mia lista 3 libri la cui lettura non impegna neanche tanto, visto che sono di poche pagine, nulla a che vedere, quindi con quei tomi la cui vista preoccuperebbe anche un lettore incallito.

Due di essi sono libri che si potrebbero definire “per ragazzi”, due favole allegoriche che hanno come protagonisti, rispettivamente, un gabbiano ed un bambino.

Il primo è “Il gabbiano Jonathan Livingston” di Richard Bach che racconta di un gabbiano emarginato dal suo gruppo perchè voleva inseguire il suo sogno.

Il secondo è “Il piccolo principe” di Antoine de Saint-Exupéry che narra del poetico incontro tra un bambino ed un pilota di aerei che è costretto ad un atterraggio di fortuna nel deserto.

Non posso non sottolineare, tra i primi due libri che ho menzionato, una incredibile coincidenza…entrambi gli autori (Bach e Saint-Exupéry) sono aviatori, persone abituate a volare…sarà davvero una coincidenza?

Il terzo è anch’esso una favola: “L’alchimista” di Paulo Coelho che parla della storia fantastica di un giovane pastore, Santiago, alla ricerca del suo cammino interiore.

Non aggiungo altro perchè non è questa la sede, ma molti li avranno letti, magari non saranno nemmeno piaciuti, ma, come per le persone, il rapporto con i libri è una faccenda del tutto soggettiva…comunque, se non lo avete fatto, vale la pena provare.

Al prossimo giro analizzeremo la classifica al contrario…cioè i libri che proprio non siete neanche riusciti a finire tanto li avete giudicati brutti…credo sarà più divertente e forse anche più sorprendente, perchè essere d’accordo su ciò che piace crea meno problemi che essere d’accordo su ciò che non piace.

38 comments

  1. “Il gabbiano Jonathan Livingstone” è anche uno tra i miei preferiti. Ti dirò di più, secondo me è un libro che si riesce a cogliere il vero significato quando si è più maturi, non da ragazzini.
    Detto ciò, CIAO Gigi, era tanto che non ti leggevo! 😀

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      1. Sì, capisco, ho avuto la stessa con “Il piccolo principe”. La mia psicoterapeuta lo usa sempre come paragone ahahahah

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  2. Letti tutti e tre ma non rientrano nella mia top ten, forse nemmeno nella mia top twenty. E E troppo inflazionati ormai, tipo gente che si tatua “L’essenziale è invisibile agli occhi” e forse Il piccolo principe è l’unico libri che hanno letto. per inciso, Il piccolo principe è stato l’ultimo, fra i tre citati, che ho letto, e nemmeno tantissimi anni fa.
    Ciao Gek

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    1. Condivido in pieno. E’ uno di quei romanzi inseriti erroneamente in una letteratura per ragazzi alla pari di “Pinocchio” o “Alice nel paese delle meraviglie”. Ma i messaggi nascosti in quelle favole sono davvero profondi…

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      1. Il tempo non è un problema; quello si trova e ci si organizza. Di quell’autore ho letto solo “Undici minuti” e mi è piaciuto molto. Comunque ti ringrazio per il consiglio 🙂

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      1. Difficile un podio per soli tre libri perché ognuno dà emozioni differenti e uniche perciò possono essere a pari merito. Comunque tra i miei preferiti ci sono “La rivolta degli angeli” di Anatole France, “Il profumo” di Patrick Sunskid e “La società degli immortali ” di Wess Craven.

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      2. Lo so bene che un podio è riduttivo per un argomento come i libri…comunque ti ho scroccato degli ottimi consigli…😂 poi vedremo con il podio al contrario 😁

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