Tao Te Ching

Tradotto letteralmente, “Il libro della Via e della virtù”, è una breve opera scritta oltre 2500 anni fa, da un personaggio ammantato da leggenda chiamato Lao Tzu, che letteralmente significa il saggio fanciullo. Tale scritto ha segnato i millenni a seguire attraverso 81 brevi capitoli (5000 parole) che racchiudono potenti verità per chi arriva ad intenderli ed a leggerli con occhi che non sono certo quelli della mente razionale a cui non direbbero assolutamente nulla e che anzi farebbero letteralmente girare la testa.
Da quei brevi versi sono nate una religione ed una filosofia che hanno governato in Cina per moltissimo tempo.
Esistono migliaia di traduzioni del Tao Te Ching ma non ve ne sono due uguali ed è esattamente ciò che dice Lao Tzu nel versetto di apertura allorquando afferma che “Il Tao che può essere nominato non è il vero Tao”, volendo con ciò dire che la vera “Via” non può essere descritta con le sole parole, ma afferrata con l’intuizione del cuore.
In pratica ogni significato che si decida di attribuire al termine Tao e che possa andare bene a tutti non è quello esatto, per cui esso è inconoscibile, al punto che l’autore afferma che “esiste da sempre, non so di chi sia figlio. Ma esisteva ancor prima di Dio”. Parole forti, apparentemente prive di senso ma una lettura completa di questa breve opera può chiarire molti dei dubbi che inevitabilmente affiorano alla mente di chi legge.
E’ un affidarsi ai principi della natura seguendo ed interpretando le sue regole, inneggiando alla flessibilità e mai alla rigidità perchè la rigidità è la caratteristica delle “cose morte”.
Non credo sia esatto classificarlo tra le religioni, anche se in ogni Paese del mondo, Italia compresa, vi sono templi taoisti dove più che altro si medita, più che pregare nel senso letterale del termine. E’ indefinito ed indefinibile, sfugge ad ogni classificazione, è qualcosa a cui non siamo abituati, non fa leva su categorie mentali tipiche di noi occidentali, sembra sia fatto apposta per non essere compreso, ma proprio in questo sta il suo fascino ed il suo mistero.
Dai suoi principi hanno avuto sviluppo discipline ed arti marziali “interne” come il Qigong ed il Tai Chi, anche loro ammantate da un fascino incredibile dove sembra che il praticante danzi in un alternarsi di movimenti fluidi che hanno il solo fine di concentrarsi sull’energia che scorre nel corpo, il “Chi” (si pronuncia “ci”), e di favorirne il corretto flusso, perchè, secondo la filosofia taoista, ogni malattia non è altro che un eccesso o una carenza di “Chi”.
Ha sviluppato un sistema di divinazione fatto di trigrammi ed esagrammi formati da linee continue e spezzate che prende il nome di “Libro dei mutamenti” o I-Ching che affascinò uno come Jung che cercò di scoprirne i misteri per quasi tutta la sua vita.
Il suo simbolo, il Taijitu, la rappresentazione di yin e yang in bianco e nero è forse uno dei simboli più famosi al mondo, anche se non in molti sanno cosa effettivamente rappresenti e quale significato profondo abbia realmente.
E’ una filosofia che rapisce, più si cerca di andarci a fondo e più si scoprono verità attuali, così attuali che si resta allibiti. Ci sarebbe da farne un trattato e forse non si esaurirebbe l’argomento ma uno scambio di idee e pensieri su un simile argomento è una delle cose più belle e profonde a cui si può aspirare. Lo dico perchè mi è capitato.
Come diceva il grande Bruce Lee e per riassumere un concetto centrale del Tao, “Be water, my friend”.

34 comments

  1. bellissimo post che mi ha dato un ottimo spunto per aggiornare il mio blog.

    La differenza più enorme che trovo tra le varie culture e il lato che mi affascina maggiormente dei principi della cultura che hai citato è il loro rapporto con il concetto di tempo…

    Piace a 1 persona

    1. Ciao Erik! So che noi si spazia in territori affini… Sono d’accordo con te sulle differenze tra la nostra cultura e la loro. Ciò che invece affascina me è il fatto che loro abbiano espresso 3000 anni fa concetti a cui la scienza è arrivata soltanto oggi… se metto a confronto il nostro sistema con il loro mi sembra di vivere in un mondo di plastica impazzito invece che in un ambiente d’oro in cui la continua ricerca è all’interno e non all’esterno…

      Piace a 1 persona

      1. esatto… sai se penso ai 3000 anni fa mi vien da dire che ci siamo espansi in larghezza ma non molto in profondità… una versione 2D dell’espansione in uno spazio multidimensionale… 🙂

        "Mi piace"

      1. Ok ci faccio un seguito…studio questa disciplina da anni, se inizio a scrivere viene fuori un libro intero, ma vedrò di essere conciso per dare altri spunti interessanti… 😉

        "Mi piace"

  2. Sarà che ho sempre praticato arti marziali,sarà che uno dei primi libri che ho letto da bambina é stato di Bruce Lee,che ho sempre amato,ma….io Lao Tsu l’ho se sempre capito e apprezzato facilmente,così come tuttala filosofia orientale in generale. Forse ci sono portata 😃

    Piace a 2 people

    1. Ciao Indy! Certo bisogna essere portati…quando ho letto alcuni versi a certe persone si sono messe a ridere. Ma io lo sapevo già, perchè Lao Tze lo aveva previsto, scrivendo al verso 41: “Quando un uomo saggio apprende del Tao, lo pratica diligentemente. Quando un uomo medio apprende del Tao, lo pratica qualche volta e spesso lo ignora: Quando un uomo inferiore apprende del Tao, scoppia a ridere”. 😉

      Piace a 2 people

  3. Ciao Simo :-)) Mi incuriosisce questo tuo post. Il suo significato sembra essere tutt’altro che chiaro e questo oltre a farlo apparire affascinante lo pone anche lontano dal sentire comune. Chissà che a volte, quando ci sfiora quell’istante, che io definisco magico, non possiamo fare un po’ più di attenzione … ed afferrarlo, per una volta …

    Piace a 1 persona

Lascia un commento