Ho sognato

Ho sognato di essere un uomo e di poter vivere la mia vita, ma mi sono accorto che quella vita non era la mia perchè mi era stata donata da altri e chissà quale magica e misteriosa congiuntura ha fatto in modo che io sia apparso in un determinato luogo in quel determinato tempo. Tutto questo ha causato il fatto che io mi sia interfacciato con determinate persone ed abbia ricevuto un’educazione che magari non era proprio in linea con la mia anima che viene chissà da dove e che è il vero mistero irrisolto.
Non siamo noi a scegliere, e questo giro di giostra o ce lo facciamo piacere rinunciando al nostro vero io, oppure soffriamo non dando ascolto alla nostra più intima natura che vorrebbe essere qualcosa di diverso in un luogo diverso.
E’ raro che che la pallina di una roulette caschi proprio nel posto su cui avete scommesso, le possibilità sono davvero molto ridotte e quindi non vi resta che continuare a scommettere finchè quella dannata pallina finisca nel posto giusto e che vi dia la felicità che meritate.
Tutti noi abbiamo questa possibilità ma la maggior parte si alza dal tavolo prima che ciò accada perchè ha paura di perdere quel poco che ha, commettendo l’errore più grande che si possa commettere nella vita: accontentarsi.
Se non mettete in gioco tutto ciò che avete non potrete mai ottenere tutto ciò che avete sempre sognato.
Ecco perchè esistono persone che sono infelici, tristi, a volte depresse; sono coloro che hanno ucciso la loro anima, soffocandola e costringendola in un mondo che non è il suo perchè lei è potente e se non la ascolti te la fa pagare cara.
Sembra tutto così semplice… nasci, cresci, ti sposi con qualcuno che credi vicino ed invece è lontano anni luce (te ne accorgi solo quando è troppo tardi), ma lo hai fatto solo perchè era la prima scelta vicina e quindi non hai saputo aspettare, come accade in tutte le cose della vita, anche quando fai acquisti futili. Come in basso, così in alto…
La vita è una cosa complicata e meravigliosa di cui abbiamo capito poco o nulla e restiamo legati sempre a ciò che quel giro di carte ci ha destinato senza chiederci se esista qualcosa di più, qualcosa che ci renda davvero felici perchè il primo giro non ci basta, non fa per noi.
Allora non dobbiamo arrenderci, dobbiamo combattere, dobbiamo rinunciare a quello che altri ci hanno preparato e che ci hanno convinto che sia giusto perchè ciò che è adatto a qualcuno non è detto che lo sia per noi.
Se la natura o chi per lei ci ha creato unici e diversi l’uno dall’altro non dobbiamo uniformarci e diventare un gregge, ma dobbiamo avere il coraggio di cercare la nostra strada, ognuno la sua, perchè ogni strada è diversa da quella degli altri e dobbiamo vedere come nemici quelli che cercano di uniformarci in una massa che alla fine diventa facile da controllare.
La vita non è facile, anzi è vero il contrario ma se vi osservate dentro senza timori scoprirete che i vostri desideri sono spesso soffocati per un compromesso che non fa parte della vostra vera felicità…

34 comments

  1. Bellissimo questo scritto. Colmo di verità.
    “ma se vi osservate dentro senza timori scoprirete che i vostri desideri sono spesso soffocati per un compromesso che non fa parte della vostra vera felicità…” .
    Tutto dannatamente e terribilmente vero.

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  2. ciao Gigi, tutto ok? passato buone feste???
    bellissimo post, come sempre

    io credo che la vita debba essere interpretata sul piano filosofico, come dico sempre, veniamo al mondo senza chiederlo, ce ne andiamo senza volerlo e nel nostro breve passaggio terreno ci ritroviamo costretti a vivere di regole, regole scritte da uomini per controllare altri uomini.

    mi hai fatto venire in mente due scritte lette sui muri:
    “se non vivi come pensi cerca almeno di pensare a come vivi”
    “l’importante non è fare ciò che si vuole ma volere ciò che si fa”

    non tutti hanno i presupposti per fare scelte radicali, esistono persone che si fanno lo zaino e partono, ritornano a casa dopo una decina di anni ma soprattutto dopo aver girato tutto il mondo, magari pagandosi gli spostamenti facendo lavori umili

    Anni fa un cantante, Antoine, divenne famoso con una canzone… “se sei brutto ti tirano le pietre, se sei bello ti tirano le pietre”, la ricordi??? bene, incasso un bel po’ di soldi e anziché montarsi la testa e stravolgersi, comprò un grosso catamarano e si traferì in Polinesia. Viveva sulla barca e si manteneva realizzando video sottomarini per le tv di tutto il mondo.

    il senso della libertà, quella vera, interiore, dovrebbero insegnarlo a tutti fin dalle elementari

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    1. Carissimo TADS, feste tranquille, grazie, spero sia stato lo stesso per te. Il tuo apprezzamento vale la scrittura del post e ciò che dici sulla vita è una sacrosanta verità. Credo che molti non abbiano la voglia, il coraggio, o, peggio ancora, la possibilità di fare scelte radicali andandosi a cercare una vita più libera e migliore di quella che vivono adesso. Sono come degli uccelli in gabbia e, anche se gli lasci la porta aperta hanno timore di spiccare il volo, temendo di perdere quel poco che hanno. Ricordo benissimo Antoine, quello di “taxi”, delle pietre ed altre canzonette che all’epoca spopolarono, solo non sapevo che avesse poi fatto questa scelta di vita. Certo si potrebbe essere liberi anche in questa società schiavizzata e controllata ma il prezzo da pagare sarebbe troppo alto… Un abbraccio e buon anno!

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  3. Ah, mon cher Gigi, quanto è difficile aprire la porta di una stanza sconosciuta: e se fosse una stanza senza pavimento, a cadere nell’orrido vuoto? Meglio la certezza delle quattro mura di casa, ogni giorno sempre più strette, ma tanto, tanto note!
    Personalmente, l’unica porta che temo è quella di San Quintino, poiché non ne possiedo le chiavi (per ora… in futuro…je ne sais pas!)
    Butta quella pallina nella roulette, mon ami, e scommettiamo sul prossimo giro di valzer, tu in smoking ed io in abito di paillettes, ovunque nel mondo, in barba al destino, fieri delle nostre paure!
    Bonne année, mon tresor :*

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    1. Carissima Miss, rileggerti è sempre un sottile piacere, un brivido simile ad un’evasione da San Quintino… io sono disposto a scommettere quel poco che ho, stai a vedere che i tropici ci aspettano… 🙂 Buon anno anche a te!

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  4. Io penso che la maturità e la consapevolezza di noi umani crescano molto lentamente . È piuttosto comprensibile che, una volta fatta una falsa scelta, determinata da pressioni ambientali e familiari, non ancora percepite come tali, e passato un certo numero di anni, in cui, bene o male, sono cresciute le responsabilità scaturite da questo involontario passo falso, diventi difficile, o percepito come moralmente riprovevole, il tornare indietro. Io, nella mia, ahimè lunga, esperienza di vita, mi sono accorta che, quando tornare indietro è impossibile, a guardare bene, esplorando col cuore, possiamo per nostra fortuna scoprire e percorrere viuzze alternative, più tortuose, meno gloriose, più lente, che in qualche modo ci avvicinano al nostro verto modo di essere. Forse è un compromesso, ma… non così disprezzabile!

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    1. Ciao Silvia, buon anno a te! Ciò che dici è certamente vero. Di scelte più o meno sbagliate se ne fanno tante, il guaio è che ce ne accorgiamo troppo tardi. Ti racconto un breve e sintomatico evento vissuto durante queste feste. Abbiamo fatto una rimpatriata tra vecchi amici, io un commercialista ed un ingegnere che adesso non svolgono più (come me) le loro professioni originarie. Ci siamo chiesti cosa avremmo voluto fare se fossimo tornati indietro ed uno ha risposto il DAMS, l’altro medicina ed io fisica nucleare (da una laurea in legge ce ne passa)…ecco, questa cosa mi ha fatto molto riflettere e mi ha portato a pensare che non bisogna mai smettere di rincorrere i propri veri sogni…

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    1. Ciao caro Federico, un felice nuovo anno a te. Già…è proprio vero che temiamo la nostra grandezza ma non dobbiamo mai smettere di rincorrerla accontentandoci degli spiccioli che la vita ci offre e che ci fa sembrare rilucenti…

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  5. quanto è vero… da piccola mi hanno sempre insegnato ad accontentarmi,che non si può aver tutto… ma prima o poi deve arrivare il momento di dire “no,non ci sto” e prendere tutto il coraggio di cui si è forniti per provare a fare il grande salto

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