A mia madre

Tu sei invecchiata e noi siamo cresciuti. Io e mia sorella siamo adesso ciò che tu eri soltanto ieri ma i tuoi occhi sono sempre gli stessi, belli e profondi che ci puoi cadere dentro.

Anche le tue parole non sono cambiate, sempre ferme in un tempo che non ti sei mai resa conto che passa e ti divora. Ma non ti importa di questo, tu sai che puoi fermarlo con il tuo affetto, che è più potente del tempo e vi fate beffe l’uno dell’altra.

Tu hai la certezza innata dei sentimenti, lui ha la sicurezza dell’ineluttabilità. Nessuno cede di un millimetro. Ed è una lotta impari da cui non si esce vincitori.

Lui ci tira da una parte, alleato alla nostra vita che cambia, tu lo fai dall’altra, alleata con l’amore, perchè forse non vuoi che lui ci consumi. Ha consumato te, ma questo non ti importa, basta che risparmi noi.

Ti rifugi nei ricordi, cerchi appoggi nel passato dove lui è già stato e non può ritornare e ne fai un mondo di corazze e fotografie che metti in campo come soldatini pronti ad andare in battaglia. Ma il passato è pesante e quei soldatini sono di piombo, muoverli costa fatica e devi spostarli uno ad uno se vuoi ottenere uno schieramento che stia in piedi e che regga agli urti del destino.

Lui ti ha sottratto gli alleati più potenti, papà non c’è più e lui era il generale silenzioso che muoveva quelle truppe di fango e di sabbia. Ora devono ubbidire a te, ma tu devi trovare il coraggio e toccare corde che ti sono sconosciute, suonare melodie che non hai mai suonato per dettare la carica. Un ruolo che non hai mai ricoperto.

Ma hai già dato tanto, sei stanca e te lo leggo negli occhi…le battaglie sfiniscono, spossano, distruggono le armi e le truppe ma tu sai che hai dalla tua parte l’amore di una madre e quella è un arma potente, la più potente di tutte, e sei pronta a metterla in gioco ogni momento. A metterla in discussione, se necessario.

Hai ferite che non si vedono, e fili da cucito attaccati alla tua uniforme per rattoppare maglie e ferite invisibili come le tue, e cucchiaini da perdere e ritrovare per essere felice di averlo fatto. Hai piante con cui parlare, perchè noi figli siamo andati via e parli a loro di noi perchè le loro radici tu sai che arrivano fino al cielo ed è lo stesso cielo che noi vediamo in città a te estranee e che ci porta quei messaggi di cuore.

Hai iniziato questa guerra da quando siamo venuti al mondo, ci hai lanciato come un arco lancia le sue frecce ed hai sperato che colpissero il bersaglio della vita. Lo hanno fatto. La vita non ha mai un solo bersaglio. Quella vita che tu hai immaginato per noi e che forse non è stata quella che tu avresti voluto, ma che ti ha fatto trincerare dietro le solite parole “basta che siate felici voi”, facendo spallucce e cercando di capire una realtà che ti è sfuggita, troppo distante per i tuoi occhi.

Le tue imprese per noi le hai tenute per te, come se fosse la cosa più naturale del mondo, come se scalare una montagna fosse impresa di tutti i giorni, facile come preparare un caffè. Per te lo è stata, io non so se ne sarò mai capace.

So che siamo stati i più bei regali della vita per te, ma non abbiamo mai capito quanto tu lo fossi per noi, ed ancora adesso facciamo fatica a capirlo, ma ci fidiamo. Come potremmo non fidarci di te?

Abbiamo imparato a camminare da soli ma tu ti ostini a non volerci lasciare andare la mano, senza sapere che basta la stretta del tuo cuore per non farci cadere. E se cadremo ci basterà pensarti per poterci rialzare e continuare, perchè te lo dobbiamo. Perché ci hai insegnato che si fa così.

Abbiamo la fortuna di averti ancora, coi capelli bianchi, le gambe stanche e l’innocenza di una nuvola in un cielo azzurro. La vita ci ha fatto questo regalo, speriamo di averlo meritato, mamma.

146 comments

  1. Che bello, mi hai fatto commuovere, dico sul serio. Io ho una mamma meravigliosa come la tua per la quale darei la mia stessa vita, dunque percepisco pienamente l affetto con cui hai scritto. Bellissimo soprattutto come omaggio a questa donna fantastica.
    Un bacio

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  2. Vorrei dirti che le madri non invecchiano mai, ma sai benissimo che non è così
    Però, se ti avvicini al suo cuore, sentirai un ticchettio: è l’ Amore perenne per te e sorella
    Grazie, carissimo
    Un abbraccione a te e una carezza alla mamma
    Mistral

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  3. Le tue sono parole bellissime, ispirate da una persona ugualmente speciale. Vi meritate, a quanto pare, mamma e figlio. Trapela dalle tue righe una famiglia molto bella, hai scritto con una tale leggerezza e sincerita’ tutto quello che avevi dentro che si percepisce anche non avendoti mai visto in faccia.
    Ti faccio i miei complimenti ed anche alla tua mamma per averti insegnato in silenzio tanta sensibilita’.

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  4. Arrivo in ritardo….ma arrivo! Me lo sono letta tutto d’un fiato questo post …Mi hai emozionata e commossa Gigi! Delicato e forte il ritratto che viene fuori della tua mamma…ma lei lo sa che le vuoi così bene? Talvolta teniamo troppo nella testa e nel cuore parole e pensieri d’amore. C’è bellezza e amore in quello che ha scritto, bellissimo post!

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  5. Orgoglio sarebbe che un giorno la mia piccolina (che ora è ancora sveglia e non mi fa quindi ancora fare un’incontro con morfeo!) dedicasse a me delle parole come queste tue… Racchiudono probabilmente tutta la storia e il tempo della tua grande mamma… Bella l’immagine che siamo frecce lanciate alla vita dai nostri genitori! Essendo mamma ora capisco la mia di mamma! Leggendo i commenti dei tuoi amici mi par di capire che tu sia proprio una bella persona!mi fa piacere essere inciampata nel tuo blog!

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    1. Buongiorno Ale! Oh ma sono certo che un giorno lo farà…magari dovrai aspettare un po’ e nel frattempo “accontentarti” delle dediche sui disegnini… 😉 L’immagine delle frecce l’ho presa in prestito da un grande poeta che si chiama Kahlil Gibran, in particolare da una sua poesia che si chiama “I vostri figli”. Se non lo hai già fatto, ti consiglio di leggerla, è meravigliosa. Ti ringrazio di essere qui con la tua simpatia…i miei amici sono troppo buoni con me. Cerco solo di vivere la mia vita in pace aiutando chi ne ha bisogno anche solo con un gesto o una parola… Un bacione!

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      1. Giorno!e mi accontenteró dei disegnini!HiHH!si inizia così… Quando arriverá il momento che forse mi dirà quelle cose vorrâ dire che sono diventata vecchietta!hihi!non conosco gibran,ma cercheró la poesia che mi hai incuriosito!beh se son tuoi amici e dicon quello che dicono vuol dire che é vero,altrimenti starebbero zitti! A volte le parole e i piccoli gesti combinano cose grandi!

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      2. I disegnini sono meravigliosi…ti faranno commuovere…infatti hai detto bene, quando arriveranno versi un po’ più complessi, tu avrai qualche anno di più 😉 Leggiti quella poesia, Ale…è di un bello infinito. Molte delle persone che scrivono da me sono belle relazioni di frasi e parole nate col blog, come quella che ho con te. Spesso mi basta per intuire la persona che c’è dietro… 😉 Parecchi sono poi miei amici da una vita…incuriositi di leggere ciò che scrivo e con cui mi sento al telefono o addirittura mi vedo spesso… Piacere di piacerti…un po’ come il Campari soda…ehehehehe

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      3. Si i disegnini sono i primi ricordi fatte con le loro manine da custodire! Ma quando ho aperto il blog,tanto x fare qualcosa e x fare una specie di diario,non sapevo nulla di cosa ci sarebbe stato dietro… Invece ho trovato un mondo, virtuale ma comunque fatto di persone che con le loro esperienze e i loro scritti ti regalano qualcosa!per questo mi piace il tuo blog! Appena la trovo leggo la poesia! Allora oggi si brinda col campari soda!hihi

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      4. Una vera opera d’arte quella di Gibran…
        Tutti i genitori dovrebbero leggerla, prima ancora di diventare padre o madre, nel momento in cui decidono di concepire un figlio… Perché è proprio difficile non considerarli “pezzi di noi”, soprattutto per noi mamme.
        Baci

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  6. leggila a tua mamma , queste parole sono più che bellissime , so che tua mamma sa che abbia il figlio il più meraviglioso ma te lo dico sei un uomo meraviglioso pieno di sensibilità , d amore per sua famiglia … mi sarebbe essere un scrittore bravissimo come te per scrivere a miei genitori

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  7. Bravo Gigi. Il lato oscuro della forza ancora non ti ha preso. Sai tenere vivi i sentimenti più puri e dirigerli nei confronti di chi li merita perché te li ha offerti incondizionatamente. Io ho ancora entrambi i genitori e malgrado l’età, gli acciacchi e qualche inevitabile defaillance neuronale, vedo che quell’amore di cui tu parli, non ha limiti. Bravo Gigi. Molto ben fatto. Ciao, Piero

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    1. Come sempre grazie amico mio. Non passerò mai al lato oscuro della forza. Non avrei accanto tutte le meravigliose amicizie che ho. Noi abbiamo la fortuna di averli avuti per tutto il ciclo naturale dell’esistenza e credo sia un modo per restituire (mi minima parte) quello che loro hanno dato e fatto per noi. Un abbraccio ed un salutone ai tuoi!

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      1. Glielo porterò di persona…e chissà che non si possa allargare una cena con i genitori…sarebbe fantastico e mia madre sarebbe felice…solo che se inizia a parlare devi darle il sonnifero per spegnerla…ahahahah

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      2. Figurati, sono abituato a mio padre che riesce ad anticipare il telegiornale parola per parola, e ce l’ha con tutto il mondo conosciuto e non… sarebbe una grande idea… una specie di cabaret casalingo… ahaha

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      3. ahahahah è esattamente quello che faceva mio padre fino agli ultimi giorni…si incazzava con politici, calciatori, veline, e tutto il resto del mondo, che per lui stava andando in malora…sono certo che ci sarebbe da divertirsi…faccio fare il babà da mamma Angela che è il suo cavallo di battaglia di cui va orgogliosa.. 🙂

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      4. Allora siamo a posto. Tra parmigiane, riso patate e cozze, babà , ci faremo una bella spanzata di leccornie e godremo di una lunga teoria di improperi lanciati verso tutto il mondo esterno… 🙂

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      5. Idea interessante! D’altra parte il mercato è in recessione e le alleanze sono indispensabili… A meno che tu non voglia acquistare la quota di maggioranza del mio blog… ahahah

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      6. Ah già non avevo considerato l’avviamento. A furia di scrivere racconti lacrimosi sto perdendo il senso degli affari… Vabbé accetto l’offerta della Peroni a vita.

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  8. Ciao Gigi ,conoscendo tua madre ,non faccio fatica a credere che qt parole ti sgorghino dall’anima e son le stesse che , con linguaggio meno aulico ,ha scritto mio figlio per me ..è il più bel regalo che potessi ricevere dalla vita :lui mi descrive come la sua fortezza e la forza della natura al contempo .Tua madre può essere soddisfatta dell’amore che ha dato e ricevuto da voi tutti .Un bacione

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    1. Ueilà! Che sorpresa! Che ci fai da queste parti? Felice di vederti… bè so che avere la visione duplice di madre e di figlia da un certo vantaggio… Bella immagine quella della fortezza Anto…deve essere in gamba davvero tuo figlio… 😉

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  9. Sto piangendo ….. H 430 del mattino … Un “altra grande emozione … La vita vale la pena di essere vissuta perché ho Conosciuto persone come mia madre …. Come mia padre … È come te fratello ! Un abbraccio

    Inviato da iPhone bruno padova

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  10. Porca miseria Luì (m’è venuto di chiamarti così ora, tra una lacrima e l’altra), è… è… è!
    Non so che termine usare, sei riuscito a togliermi ogni parola. Ma che uomo incredibile sei tu?!? Ringrazio ogni giorno chi ci ha fatti incontrare…
    Sono madre, sono figlia e sai quanto in entrambi i casi sia per me un momento di grande sofferenza. Leggerò questo post spesso, immaginando di donarlo o riceverlo.
    Tua madre è una gran donna… Ha donato te a noi. Ringraziala anche per questo.
    Ti voglio bene amico mio e perdona il tono forse troppo confidenziale, ma hai toccato corde molto profonde…

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  11. Io non ho figli. Non ne ho voluti. Credevo di poter dedicare tutto l’amore del mondo ad un uomo… Soltanto adesso mi rendo conto che ho rinunciato al l’unico vero amore.

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    1. Io ho avuto due figlie. La seconda a quasi sei anni dalla prima e sai perché? Mi dicevo: amo così tanto la mia bambina, come potrei amarne un’altra allo stesso modo? Dovrò toglierne un po’ alla prima e darlo alla seconda?
      Credimi, quando è nata la seconda bimba ho capito che siamo colme d’amore, più di quanto si possa immaginare… È l ho amata come amavo la sorella e senza togliere nulla a nessuno. Ho solo raddoppiato le dosi 🙂
      Si fanno scelte nella vita e si decide in base ai dati del momento, quello che oggi vivi come una rinuncia un tempo non lo era. Per diventare madre – o padre – c’è sempre tempo…
      Un abbraccio ed un sorriso 🙂

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      1. Ho usato il telefono per rispondere, chissà dove mi ha piazzato il commento… Voleva essere una risposta ed una pacca sulla spalla a Vivian 😉
        Spero arrivino un giorno, significherebbe essere stata una madre brava come la tua :-*

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      2. Credimi. So esattamente che significa… Ho intuito, leggendo, un vissuto per alcuni versi molto simile al mio e a quello di chissà quante donne.
        Non fartene una colpa (nel caso così fosse), perché hai amato. Ma l’amore non è quantificabile… Non finisce mai.

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      1. Pensa che mia madre quando ero ragazzino mi diceva che ero “un vuoto a perdere” e che, al contrario delle bottiglie, non voleva indietro nessuno…quindi è stata costretta a tenermi…eheheheh Immagino che tuo padre sapeva che se beccavi qualcuno in atterraggio avresti fatto danni… 🙂 Ciao Venus!

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