My way

Mi piace essere semplice ma anche complicato, perchè il banale stanca. Ho sempre ascoltato tutti ma ho creduto a pochi. Non credo di aver fatto mai del male a nessuno ma non per questo ho abbassato mai la guardia. A volte ho inghiottito più di quanto potessi masticare e quelle volte il tutto mi è rimasto sullo stomaco, ma ho digerito comunque, mi piace questa pazza vita.

Ho avuto tanto, forse anche troppo da lei, ma credo di essermelo meritato e non mi sono mai vantato in giro di cose per cui avrei potuto farlo, ma non sono così, non funziona così. La soddisfazione è bastata a me e questo è già abbastanza. Gli altri fraintenderebbero, come sempre succede e non mi piace dare certe soddisfazioni. Se non sanno, inventano e questo mi diverte, proprio perchè non sanno. Del resto neanche io so chi sono, come si può pretendere che lo capiscano gli altri?

Ogni giorno è un’esperienza nuova, una rinascita e qualcosa può venir meno, qualcos’altro arrivare ma ci sono i punti fermi che ti aiutano nel cammino. Devi saperli scegliere, altrimenti se sei già sei fuori strada, è facile che ti trovi cappottato in un burrone da un momento all’altro. Ma così è la vita se non fai attenzione.

Per tanti l’esistenza è una specie di gara in cui sfoggiare il vestito migliore, la migliore armatura per mostrare quanto sei invincibile (o credi di esserlo), insomma sempre una lotta, quando, si sa, le lotte non hanno mai migliorato nessuno. E’ nella natura umana stare da una parte invece che da un’altra…bene e male, rossi o gialli, uomini o donne, bianchi e neri…ma non ci sono parti, non esiste niente di tutto questo.

Se non stai bene da solo non potrai star bene con nessuno, perchè quel qualcuno sarà solo una pezza destinata a coprire i tuoi buchi per un pò, solo per un pò. Se non sei riuscito a tenerti quello che credevi fosse importante, allora hai sbagliato qualcosa, ma ammettilo, non scaricare le colpe sull’altro, troppo facile così. Così il prossimo sarà quello giusto…ah lo sento, stavolta non mi sbaglio…ma così facendo reiteriamo gli sbagli.

Prima di sbilanciarci dovremmo riflettere, ma la foga di credere che sia arrivata la volta buona ci fa sbroccare ed esporci, per capire che siamo tornati al punto di partenza, se non peggio.

E’ un pò difficile da spiegare, ma io ho deciso di vivere la vita a modo mio…e finora non rimpiango nulla, neanche gli errori, perchè non li rinnego e sono parte di me, piaccia o no….

e questo pezzo potrebbe adattarsi a chiunque…o no?

128 comments

  1. Sei un poco coraggioso e un poco fortunato, che la libertà di scegliere è quello che ti cambia l’umore e le strade e i passi non saranno più gli stessi e c’è un muro che ho incontrato oggi e sopra c’era scritto e non è abbastanza e lo dico a te e non è abbastanza e lo dico anche a me.
    Ma io non ho il tuo modo, io faccio quello che posso e quello che non voglio cerco di rendermelo migliore, e ognuno ha le sue strade ma poi ce le raccontiamo quais a voler fare scoprire dall’altra parte della luna cosa ci siamo persi e cosa invece abbiamo annusato a dovere.
    Ecco io una cosa l’ho capita.
    Che quello che càpita è quello che deve e questo mi fa quasi tenerezza, e quasi impressione ma poi leggo qui e mi dico che in tutte le strade c’è sempre un posto in cui puoi sederti e guardare il mare.
    G.

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    1. Già…la vita è tutto un sentiero pieno di bivi…cambi strada e cambia appunto l’umore ed il paesaggio. A me piace cercare di seguire l’odore salmastro di un paesaggio marino. Sul mare ci sono nato e lì vorrei concludere il mio giro di giostra. Hai detto una cosa giusta…quello che capita è quello che deve, perché se capita, ci sono stati milioni di circostanze di eventi perché capitasse, più di quante riusciamo ad immaginare… io gioco i numeri della vita e la vita risponde…ed è bello quando si trova qualcuno che gioca con quei numeri e sa…ed accetta tutto il resto con occhi curiosi ed infantili… 😉 Gittichescrivecosemoltobelleeprofonde 🙂

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      1. Gittiquandononlavoraèpericolosa;-)
        (e dico una cosa giusta al giorno e l’ho detta a casa tua quindi è il tuo giorno fortunato… domani non lo so quindi accontentiamoci :-))

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    1. Già…è proprio vero Mistral…siamo sull’otto volante e non possiamo scender, quindi tanto vale goderci il giro fino in fondo…hai mai pensato a raccogliere le tue poesie in un libro? 😉

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      1. 😉 Cazzo prima mi rubi le donne poi mi rubi (nel senso che le anticipi) le parole…tra un po’ mi tocca trovarmi un’altra piattaforma 😂😂😂

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      2. Ahahahaha ahahahaahha modestino ahahahahah sai bene che ho le mani legate da mi moje altrimenti sì che farei stragi!!

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      3. Io ci ho provato ahimè…ma tu ce l’hai più lungo…no cioè la sai più lunga, ecco… oh, ragazzo dai un forte abbraccio a tu moje…se aprisse un blog per raccontare i cazzi tuoi sfonderebbe di brutto…comunque donna di grandi virtù deve essere…e stavolta sò serio… 😉

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      4. È sicuramente più intelligente di me…se lei avesse un blog come il mio risponderei io ai commenti! Lei mi lascia fare…dice solo vedi di non portare a casa altri figli che qua soldi nonce ne stanno 😂😂😂

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      5. ahahahahaha allora ho capito perché ti ha sposato…è più fuori di testa di te (oltre ad essere più intelligente). Però mi sa che se caghi fuori (ed il cagar t’è dolce in questo mare) ti spezza i metacarpi e ci gioca a shangai con Niphus…ahahaha

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  2. Buonasera Amico mio… giungo sempre ultimo a commentare i tuoi post e quindi corro seri rischi di ripetere commenti e argomentazioni già abbondantemente sviscerati. My way è la canzone che i miei figli hanno mandato di far eseguire al mio funerale. Ammesso che ci sarà mai ;-), di conseguenza mi trovi d’accordo (e non è la prima volta) su tutta la linea. Avanti per la tua strada, ne hai viste di tutti i colori, non ti sei fatto mancare il bello e il brutto della vita e soprattutto, di fronte alle difficoltà sei rimasto a testa alta. La gente che ti ha prevaricato e danneggiato e che con accurata cattiveria è entrata nella tua vita tentando di appallottolarla come carta straccia, consegnala semplicemente all’indifferenza. Per loro sarà la peggior sconfitta… Che si fottano e si rosichino per non essere riusciti ad abbatterti. Alla via così, dunque per usare il gergo marinaresco che sono sicuro ti sarà familiare. E grazie infinite per lo spunto che considero, alla pari di tuoi tanti altri, una sapiente icona della nostra fin troppo generosa esistenza. Un abbraccio. Piero

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    1. Mi casa es tu casa… tu puoi giungere quando ti pare, i tuoi commenti mi strappano sempre un sorriso ed un sentimento di amicizia anche se non ci conosciamo di persona. Ah ma lo faremo succedere….tanto stai tranquillo che per almeno altri 100 anni “My way” sarà sulla cresta dell’onda… 😉 Sia per lavoro che per vita privata posso dire di aver conosciuto di tutto ma devo anche confessarti che certe persone conosciute grazie al blog (iniziato per sfizio) sono diventate le perle di una magnifica collana. Ed a tutti quelli che ci vogliono male noi rispondiamo con un sorriso… 😉 Un abbraccio e buona serata a te Piero!

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      1. Il sorriso caro Gigi proprio per una questione di principio non glielo faremo mancare… Una volta incontrai un signore che al mio paese aveva danneggiato mio nonno, sottraendogli politicamente un appalto pubblico, facendolo precipitare nella cacca dalla sera alla mattina (eh sì la storia viene da molto lontano). Lo salutai, gli sorrisi, e visto che eravamo in un bar, gli offrii il caffè. Questo dopo aver sorseggiato mi prende da parte e mi fa: “ma tu sai chi sono?” – “Certo.” – “E hai voluto offrirmi lo stesso il caffé?” – “Sai, mio nonno mi ha insegnato che risollevarsi dopo un guaio è più onorevole di salire in paradiso danneggiando gli altri.” – gli risposi, lasciandolo lì come un mammalucco. Anni dopo è fallito. Miseramente. Non ho riso anzi mi è dispiaciuto… ma la ruota gira, la ruota gira… come la capa d’altronde. Ciao!!! Organizziamo un raduno di blogger? Che ne pensi?

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      2. Dico che sarebbe meraviglioso…appena scendo in Puglia io comunque devo venire a Bari…ho uno dei miei più cari amici che lavora lì e stavolta non scappo…potrebbe essere un’occasione…così te lo presento… che soddisfazione riuscire a comportarsi come te…ne ottieni più soddisfazione che litigare…li spiazzi, restano come ebeti. La ruota gira sempre e chi la fa girare nel verso sbagliato, prima o poi ne paga sempre le conseguenze… 😉

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      3. Ok allora ci conto… mobile phone number sull’avatar o comunque ci accordiamo via mail… Be’ la soddisfazione nasce dal fatto che mio nonno diceva sempre “non fatevi mai cac *** la faccia”. Che in Puglia ha il suo bel significato. Ciao Amico.

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  3. Quando uno è se stesso senza prevaricare nessuno o essere prevaricato, di certo errori, scelte errate non si rinnegano, perché fanno parte indivisibile di noi. Dall’altra parte c’è un dato di fatto: nessuno nasce sapendo quello che lo aspetta.

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  4. Nemmeno io ho mai avuto rimpianti,non potrei sopportarlo!Sono felice della mia vita,con i miei errori e anche le mie disgrazie perché mi hanno aiutata a crescere,a diventare più forte e a dare valore alle piccole cose.Il destino ci mette sempre del suo,magrazie alla mia dura testardaggine ho realizzato gran parte dei miei sogni e conto di realizzarli tutti un passo per volta.Ma già così mi va molto bene 😊

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  5. Buongiorno Gigi, anche io nel passato ho sempre cambiato la strada per trovare il mio sentiero per percorrere, non so se ho fatto sempre tutto giusto (sicuramente no) ma non andrei mai indietro dai sbagli ho imparato … anche io rencentamente ho preso l’enesima volta decisioni per cambiamenti nella mia vita.. per me My Way deve essere il sentiero che mi rende felice e spensierata.. a volte potrei sembrare egoistico verso il proprio partner.. ma la vita e mia …ti abbraccio Pif ♡

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    1. Ma buongiorno a te cara Rebecca! tu sei come me…e segui sempre il cuore. Spesso ci rende felici ma a volte ci fa anche soffrire. Come dici tu però si tratta di esperienza che nella vita serve sempre.. Un grande abbraccio a te, Pif!

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  6. Scrivi divinamente, arrivo alla fine e ricomincio solo per il piacere di rileggere ciò che hai deciso di condividere qui con tutti noi. Nelle tue parole mi perdo, e non solo in quelle ad essere onesta…
    Non commento il contenuto anche se tanto vorrei, ma tu già sai ogni cosa…
    Ti auguro una serena notte e ti abbraccio :-*

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  7. si sente, sai. che hai capito. io a volte inciampo. come tutti immagino. ma la forza sta proprio nell’inciampare e farne occasione. di vita. di specchio. guardarsi. piacersi. anche senza occhiali. vado a braccio. ho voglia. di scrivere e di fare l’amore. ma sono stanca. e sul telefono, scrivere, non mi ci trovo. tu mi piaci. mi piace come scrivi. mi chiedo perché lo scrivi. ma forse non me lo chiedo io, lo fa la notte e la mia stanchezza. Garfield mi chiama principessa. dorme. con in mano un auto dei carabinieri.

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    1. Tutti inciampiamo Lady G…non tutti si rialzano. Poi dipende anche dalla caduta.La vita è illusione, uno specchio che ci rimanda un’immagine al contrario. Le voglie io le assecondo quando posso. E se non posso faccio di tutto per potere. Forse non sono io che scrivo, ma la parte di me che in quel momento ha il turno di guardia nella mia testa. Sono in tanti ma io sono sempre GG. Ginevra in effetti è un nome da regina…stasera anche io sono stanco, sono andato a braccio e ti dico che sono sempre contento di leggere un tuo messaggio…non so mai cosa potrei trovarci scritto… 😉 Baci a te e Garfield 🙂

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    1. ahahahah sono tatuato e si vede…poi quello che non si vede (la filosofia) sta agli altri capirlo…ci sono quelli con cui vai d’accordo e quelli con cui no…però i tatuaggi dicono molto di me… e poi nessuno è semplice…se uno ti dice che sei semplice, tranquilla che non ha capito una mazza… 😉

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      1. Io credo che se sei arrivato a quel punto devi averlo scelto tu. Credo che la scelte spettino sempre a noi in base alla legge del libero arbitrio….i risultati, quelli no…

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      2. Se sono “scelte” è lo stesso termine che le definisce…altrimenti sarebbero eventi come dici tu. Ma siamo arrivati al punto cruciale: Quando un accadimento è un evento o una scelta? azz….roba pesante stanotte 🙂

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      3. Non so quale delle due opzioni sia la migliore Dora… la soluzione comunque sta nel non cercare le cause a monte, ma essere pronto a reagire in ogni momento…

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      4. Sì e no. Se si ricercano le cause forse individuare la soluzione diventa più facile. Una volta ho chiesto al parente di un alcolista il perché il figlio avesse cominciato. Mi ha risposto che non aveva importanza, gli piaceva, punto. Non sono d’accordo, perché se non si cerca di capire il motivo, la ricaduta sarà inevitabile.

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      5. Ma anche se individuassi la causa per cui uno diventa drogato o alcolizzato tu credi che il problema sia più semplice? Certo è un elemento per evitare eventuali ricadute…ma non è neanche detto che la ricaduta poi non sia attribuibile ad altra e diversa causa se si tratta di un elemento instabile…

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      6. Cambiamo esempio. Le vittime di abuso fanno le loro scelte in base al senso di colpa. Nel momento in cui avranno indiviuduato l’origene del senso di colpa saranno in grado di assolversi e fare scelte diverse…

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      7. Ma secondo te tutte le vittime di abuso fanno le loro scelte per il senso di colpa? E poi se fosse come dici sarebbe fin troppo facile trovare l’origine nell’abuso. Nel qual caso come farebbero ad assolversi? Dovrebbero perdonare, non assolversi…

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      8. No, il problema è riuscire ad assolversi. Se sono stato abusato mi sento sporco e colpevole e le mie scelte saranno sempre e comunque influenzate. Inoltre il fattore che incide di più è il sentirsi unici. Ed anche se si parla di altre vittime, ai loro occhi il loro caso è diverso. Penseranno sempre che non ci sia altri di sporchi come lui. I gruppi di autoaiuto in parte riescono ad aiutare in questo senso

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      9. Assolversi o perdonare sono comunque percorsi molto ardui…certo che ognuno crede che il suo sia IL problema ed il sapere di avere altri compagni di sventura non li aiuta gran che…ci sono casi più gravi ed altri meno gravi. Nei secondi i gruppi possono essere d’aiuto ma nei primi ci vuole un intervento specialistico

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      10. Certamente, dove serve è necessaria una terapia. Ma riuscire a guardare dentro di sè ascoltando gli altri, magari senza fare la vittima, ma analizzando il proprio ruolo obiettivamente, si può arrivare a capire di non aver colpa, di non aver deciso o sedotto e voluto. Un bambino non può volere cose che non conosce. E qui ritorna in essere l’incapacità di intendere e volere di cui ti parlavo…

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      11. Su questo sono d’accordo. Ma è comunque un percorso delicato ed irto di ostacoli e non tutti i soggetti reagiscono alla stessa maniera. Quello che può essere utile per uno può fallire per un altro con un problema magari anche più leggero. Dipende dalla capacità di reazione e dall’impegno…

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      12. Passo… Le cozze non mi piacciono! Ahahah
        Carbonara in Puglia??? Ti stai arrampicando sui vetri, sento il fastidio del rumore! Rassegnati, è più buona la mia… 😛

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      13. Mi ODORI??? Credo non sia un errore conoscendoti ahahah ^_^
        Libertàaaaaaa, parola d’ordine. Sempre! :-*

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      14. Ti terrò la mano… Qualcuno mi definisce un demone, qualcuno che mai si è preoccupato di conoscermi… Ma sai che avrò bisogno della tua guida :-*

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