Fauna da palestra

Oggi pomeriggio, orfano del campionato di calcio, che vede la mia squadra già retrocessa (sono tifoso del Cagliari) mi sono ritirato un pò in palestra, con poca voglia di sudare, nella speranza che l’ambiente me l’avrebbe fatta venire questa voglia.

Ma, dopo le chiacchiere di rito con la bella receptionist, mi sono reso che la voglia che mi era venuta era un’altra, però non si poteva fare e quindi entro in sala.

Giusto per non cazzeggiare passeggiando tra sale e macchinari stile fiera di paese, mi sono scelto l’attrezzo che impegnava meno, quello preferito da tutte le signore che fanno palestra come se fossero dal parrucchiere: io la chiamo la cyclette-sdraio.

E così, con le cuffie che mi sparavano Chopin e Bach nelle orecchie, mi sono messo ad osservare gli elementi che popolano la palestra, perchè quando mi alleno mi concentro e non sto a guardare la fauna presente (a meno che il mio sonar non segnali la presenza di qualche frequentatrice che merita un doveroso break).

La prima categoria è quella degli esaltati, quelli che se anche vai sette giorni su sette, a qualunque ora, li trovi lì a sollevare bilanceri con dischi che sembrano ruote di camion. Hanno le vene gonfie come canyon, il numero minimo di tatuaggi è di 45 e diventano rossi come melagrane quando fanno gli esercizi, accompagnandoli ad urla degne di scimme urlatrici della foresta. Di solito vanno a gruppi e si raccontano di quali prodotti leciti e non si bombano per una massa muscolare che io vedo sempre uguale da anni. definizione: esaltati.

Poi ci sono quelle “alla moda”, che fanno esercizi insulsi che non servono a un cazzo ma devono avere per forza la scarpa in tinta con il completo e la fascia per capelli, si piazzano sul tapis roulant e ci camminano a velocità passeggiata…ma dico, non era meglio andare a fare una passeggiata nel parco, visto che è primavera e c’è il sole? Definizione: comparse

Ancora ci sono gli “improponibili”, uomini e donne decisamente oversize che non hanno voglia di far nulla ma ci stanno perché qualcuno li ha evidentemente obbligati. Uomini con panze da mastri birrai e donne esagerate che li vedi lì da anni ed anche loro sono sempre uguali. Ma scusa, invece che andare in palestra, e si vede che soffri come un cane, perchè non fai un abbonamento all’Oktober fest che risparmi pure e ti diverti? Definizione: calorici

Altra categoria è quella dei “broccoloni”, quelli che non gliene frega un cazzo della palestra e ci vanno per rimorchiare. Si aggirano per la sala individuando la preda come un leopardo con la gazzella e poi attaccano vantando conoscenze di fitness chiaramente inesistenti. Li riconosci perchè dopo due ore sono ancora lì a parlare con la maglietta immacolata ed il gel che incolla i capelli. Definizione: patetici.

Infine ci sono le signore sulle cyclette-sdraio accanto a me che pedalano a velocità lumaca e dopo due ore hanno consumato 25 calorie ma hanno telefonato a 34 persone. Spesso i numeri sono intercambiabili…definizione: lavatrici di coscienza.

Vado a farmi una doccia va…

31 comments

  1. Buongiorno!
    Cavolo, sembrano i gironi di Dante ahahshsh
    Io detesto le palestre, ma nel caso finire di certo tra i “calorici” 😀

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  2. Io in palestra corro e basta… sai che manco vedo… faccio già fatca a respirare ahahahah ma è in bagno turco e sauna che il “mitile da palestra” da il meglio… ahah

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  3. Non frequento la palestra, tatno di esercizio ne faccio molto in casa su e giù per le scale. Non sono faticose ma ci sono. Sudo in giardino e cammino sotto il sole. Sotto la pioggia lo facevo da ragozzo.
    Bello e ironico il tuo post: una domenica in palestra.

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  4. Pare che la mia ultima ex abbia trovato il nuovo amore in palestra. Pare anche che subito dopo si sia rotta il malleolo sulla cyclette. Che cose strane accadono in quei posti! Sei il numero 1… Tiri fuori dal cilindro delle istantanee di una vita che dovrebbe appartenerci poco ma che in realtà occupa tutto il fotogramma. Ciao!

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  5. Ussignor se ho riso 😀
    Si può cambiare paese ma la fauna è sempre la stessa. A me è passata la voglia di andarci perchè alla fine mi sembra di essere un pesce fuori dall’acqua al cospetto della fiera della vanità o del perder tempo, di “esaltati” e di “comparse” ce ne sono in abbondanza.
    Un abbraccio

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