Oltre la nebbia

Che fare quando senti qualcosa che ti grida dentro che la vita non funziona così come la stai vivendo? E cos’è quel qualcosa? Dove vuole portarti, ma soprattutto come?

Tempo fa ho inserito il mio gettone nel videogame della vita, ho avuto qualche arma di base e mi sono conquistato le altre combattendo e sconfiggendo qualche nemico. Qualcun altro, invece mi ha accorciato la linea verde dell’energia ed il timore è sempre quello che sullo schermo appaia la scritta GAME OVER ed io avrei finito i gettoni. Avrei giocato la partita solo combattendo per poi essere sconfitto senza arrivare a capire cosa c’è in fondo al gioco.

Non voglio sprecare il mio gettone e la mia vita combattendo, vorrei cambiare perchè così non mi piace.

Sogno ogni giorno un’esistenza nuova, tranquilla e luminosa, perchè quella che ho vissuto finora è avvolta in una foschia densa e confusa che nasconde quello che c’è oltre la punta del naso. Mi rendo conto che oltre questa nebbia c’è qualcosa di enorme ed importante da fare, ma non riesco ancora a capire che cosa.

Capitano sempre più spesso attimi, intuizioni in cui emozioni sconosciute si muovono nel cuore. Sono solo lampi lontani che faccio fatica a raggiungere.

Mi fa letteralmente imbestialire il fatto che il nostro presente ed il nostro futuro siano impostati su un “programma”, un copione che tutti siamo tenuti a recitare per non essere messi ai margini della società. La scuola, l’università, il lavoro, una casa, vestiti alla moda, la famiglia, il buon nome con gli altri, la loro considerazione ed accettazione. Tutte realtà preconfezionate impostate come regole da seguire per una vita “normale” ma che imprigionano il vero senso di libertà che c’è dentro ognuno di noi.

Quanti ingegneri, avvocati, medici, architetti, anche di successo, avrebbero voluto fare i pittori, i musicisti, i ballerini, gli scultori o i poeti? Quanti riconoscerebbero di aver sacrificato i loro sogni e la loro anima ad una “normalità” o ad un successo che non sentono loro?

Se tutti avessero fatto davvero quello che sentono, il mondo non sarebbe in queste condizioni.

Vorrei vivere una vita straordinaria, non legata a denaro e successo sociale, di quello non mi frega nulla, vorrei dare un senso a tutto, diradare quella nebbia e vedere oltre ma non so ancora davvero cosa desidero, ancora non mi è chiaro. Forse mi basterebbe essere l’artefice del mio vero destino, senza condizionamenti imposti da regole esterne che rischiano di farmi soffocare.

Se riesci a sintonizzarti su quelle sottili vibrazioni che ti arrivano, intuisci che esiste qualcosa di infinitamente superiore a tutto quello per cui hai combattuto e che possiedi. Potresti non riuscire mai a percepirle nel corso di tutta una vita ed allora la vivresti e consumeresti dormendo, ma se ti capita, allora noti che tutte le tue convinzioni si sgretolano, le priorità cambiano, quello che inseguivi fino a ieri perde completamente d’importanza e ti chiedi cosa sta succedendo…non riesci nemmeno a capire se è un bene o un male. Ti viene voglia di combattere, di tornare indietro, di riappropriarti della tua vita, o perlomeno di quella che fino a quel momento avevi creduto fosse la tua vita…ma ti rendi conto che è impossibile tornare indietro… poi una sera guardi uno strano film e senti la protagonista pronunciare queste parole: “La nostra vita non è nostra. Da grembo a tomba siamo legati ad altri, passati e presenti. E da ogni crimine o gentilezza generiamo il nostro destino”.

22 comments

  1. Continuo a credere che la via migliore sia, come dice, un mio carissimo amico, non di scappare ma di “programmarla in un posto lontano da qui”… Abbraccio. BF

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