L’era del geco

L’ammirazione e la simpatia per questo animaletto le ho riscoperte di recente. Al contrario di lucertole ed altri animali simili, il geco non mi ha mai provocato sensazioni di repulsione o paura quando lo vedevo arrampicarsi agilmente sui muri dei posti di campagna in cui mi sono trovato, anzi mi incantava osservarlo compiere quegli strani scatti in traiettorie che solo lui poteva inventare, restando il più delle volte immobile quasi a ricambiare il mio sguardo.

Credo di non essere il solo ad essermi figurato una scena come questa, dato che un grande filosofo/scrittore contemporaneo come Jostein Gaarder (i suoi libri sono meravigliosi…), nel suo libro “Maya” racconta, in un lungo capitolo, un divertente dialogo tra il protagonista ed un geco che, nella sua stanza, si era piazzato sulla sua bottiglia di gin rischiando di farla cadere.

Il geco ha sempre avuto una forte carica simbolica, è un piccolo rettile, una specie di coccodrillo bonsai, che preferisce climi caldi, del tutto innocuo per l’uomo, che sta a significare, per molte popolazioni, il valore dell’adattabilità, rigenerazione, forza e capacità di sopravvivenza, tutti valori necessari all’uomo per poter sopravvivere ed andare avanti anche quando sulla strada si frappongono ostacoli all’apparenza invalicabili.

Sapersi adattare ad ogni situazione, ed andare sempre avanti senza mai arrendersi, è l’insegnamento che ci deriva da quasto piccolo rettile tenace e tranquillo. Alcuni attribuiscono al geco poteri soprannaturali, guardandolo con un senso di timore e riverenza. Alla pari delle tartarughe, infatti, vengono visti come animali che fanno da tramite tra il mondo dei vivi e quello dei defunti, silenziose sentinelle del passato.

E’ anche simbolo di salute e protezione dei sognatori, oltre che di amicizia, forse a causa delle sue incredibili ventose che gli permettono di attecchire su qualunque superficie, al punto che la conformazione delle sue zampe è oggetto di studio anche da parte degli scienziati della NASA. Inoltre il geco si nutre di moscerini e zanzare, insetti a noi fastidiosi, simboleggiando la liberazione da tutto ciò che non ci piace. Ha inoltre una specie di voce, un suono che ricorda il suoi nome…ge-ko…ge-ko.

Insomma il geco ha infinite connotazioni positive e per me ha anche significati particolari, quindi ho deciso di prenderlo come ispirazione ed augurio per una nuova vita…

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